A protestare sono i lavoratori che aderiscono al principale sindacato, che associa un quarto dei 125mila dipendenti. Chiedo aumenti salariali, ma anche miglioramenti su ferie e permessi. Nessuna risposta finora da parte dell’azienza, che minimizza l’impatto. Intanto a Seoul è scontro anche sul salario minimo, che i datori di lavoro vorrebbero rimanesse fermo nonostante l’inflazione.
Seoul (AsiaNews) – Senza precedenti nei 55 anni di storia dell’azienda coinvolta, lo sciopero che da tre giorni sta interessando la Samsung Electronics è stato esteso a tempo indefinito. L’azione ha coinvolto finora una parte degli oltre 30mila lavoratori iscritti al principale sindacato nazionale dell’azienda, che associa un quarto del totale dei 125mila dipendenti complessivi. La protesta – avviata lunedì con un raduno sotto una pioggia torrenziale davanti ai cancelli della sede principale dell’azienda nella città di Hwaseong, a Sud dell’area metropolitana di Seoul – ha sul piatto delle richieste miglioramenti salariali ma anche permessi, ferie e incentivi calibrati sull’andamento dei conti dell’azienda. Rivendicazioni a cui, di fronte al silenzio dell’azienda, si è aggiunta anche la questione delle relazioni tra i lavoratori e l’impresa.
Le richieste sono finora cadute nel vuoto nonostante negoziati siano in corso da tempo. I lavoratori sindacalizzati il mese scorso avevano anche già preso in massa le ferie annuali per dimostrare la loro determinazione dopo che – fallita la mediazione – la stessa Commissione arbitrale nazionale aveva dato il via libera a un referendum tra i lavoratori sulla possibilità di intraprendere lo sciopero.
Oltre a denunciare che “il piano dell’azienda non considera i lavoratori allo stesso suo livello e ancora li tratta come oggetti a perdere”, il sindacato ha detto di ritenere l’impresa responsabile del ricorso allo sciopero e dei danni che dovessero derivarne. L’iniziativa di giugno aveva comunque dimostrato una scarsa efficacia nel danneggiare la produzione; e lo stesso – secondo quanto riportato da una fonte di informazione locale – l’azienda penserebbe anche dello sciopero ora in corso.
La vertenza della Samsung si intreccia con le trattative in corso per indicare il salario minimo orario a livello nazionale per il 2025. Una decisione che dovrà essere annunciata il 5 agosto ma vede al momento le parti dei lavoratori e degli imprenditori all’interno della Commissione per il salario minimo ancora distanti. I rappresentanti dei lavoratori ieri hanno avanzato la richiesta di un aumento del 13,6% che tenga conto dell’inflazione attualmente al 2,4%; quelli degli imprenditori, al contrario, hanno chiesto per il quarto anno consecutivo un sostanziale congelamento della situazione, invocando il difficile quadro economico.
Attualmente il salario orario minimo è fissato a 9.680 won (circa 6,5 euro). Se fosse accolta la richiesta sindacale, salirebbe a 11.200 won (circa 7,5 euro).
Fonte : Asia