Vengono i brividi soltanto a guardare dallo schermo l’impresa da record dello slackliner estone Jaan Roose sullo Stretto di Messina: dopo diversi giorni di prove, in attesa delle condizioni climatiche migliori, è partito dalla sponda calabrese, pilone di Santa Trada a Villa San Giovanni, determinato nel raggiungere quella messinese, a Torre Faro, per sfidare un record mondiale.
L’atleta Red Bull, riuscendo ad attraversare – sospeso in cielo su un filo – i 3,5 chilometri che separano i due piloni, ad un’altezza di 230 metri, riuscirebbe, infatti, a stabilire il nuovo record mondiale di slackline, migliorando il precedente primato di quasi un chilometro. Roose ha completato la traversata – affrontando anche un dislivello di circa 130 metri fra l’altezza di partenza e quella che troverà nella parte centrale – in poco meno di tre ore nonostante il vento sfavorevole di 4 nodi e i 32 gradi.
Dopo essere partito alle 8:46 Jaan Roose alle 11 ha superato i 2.710 metri di passeggiata sulla fettuccia – larga soltanto 1,9 centimetri – stabilendo il nuovo record del mondo. Ma il guinness potrebbe non essere convalidato: a meno di 200 metri dal traguardo, l’atleta estone è scivolato, visibilmente stanco. Poi si è rialzato in piedi portando a compimento alle 11:45 la propria impresa sulla slackline più lunga mai montata al mondo.
A Jaan Roose, per riuscire nell’impresa, erano concessi solo tre tentativi: può cioè piegarsi, sedersi sulla fettuccia per riprendere l’equilibrio ma non deve staccarsi completamente. Si prepara per questo giorno da un anno, sia dal punto di vista fisco, camminando per lunghe distanze, sia dal punto di vista mentale, come ha dichiarato lo stesso Roose, focalizzandosi sulla capacità di restare concentrato per 3-4 ore senza distrazioni.
Roose, che ha ricevuto una granita al suo arrivo, si è detto “molto felice per l’impresa”.
Fonte : Today