“Sangiuliano non vuole domande inappropriate”: è bufera sul direttore di RaiNews 24, Paolo Petrecca

“Mi ha telefonato Sangiuliano, si è lamentato dei cronisti della Tgr che lavorano per noi, gli fanno domande inappropriate, dobbiamo dire loro di cambiare registro”. Sono le parole di Paolo Petrecca, esponente di Fratelli d’Italia e direttore di RaiNews 24, pronunciate nei giorni scorsi durante una riunione di redazione. La surreale richiesta è stata riportata da Repubblica e ha scatenato un polverone, l’ennesimo, sul giornalista imposto dalle destre alla guida del canale all-news della tv di Stato.

L’uomo di Giorgia Meloni alla guida dell’informazione Rai

“Le dichiarazioni del direttore Petrecca – scrive in una nota la capogruppo del Partito Democratico nella commissione cultura della camera, Irene Manzi – sono estremamente gravi e confermano l’uso personale e propagandistico delle reti pubbliche da parte dei ministri del governo Meloni che chiedono trattamenti speciali, domande edulcorate e servizi su misura. È molto preoccupante che il ministro della cultura sia protagonista di questo continuo attacco alla libertà di stampa, pilastro fondamentale della democrazia e della cultura del nostro Paese. Chiediamo alla Rai di fare luce sul caso”.

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Ironico il responsabile Informazione della segreteria di Elly Schlein, Sandro Ruotolo: “Il ministro Gennaro Sangiuliano – spiega l’eurodeputato a Today.it – è stato giornalista ma si è dimenticato, o forse non ha mai imparato, quali sono le regole del nostro mestiere. Forse pensa ancora di fare il direttore burbero e austero, ma ora è un uomo delle istituzioni di un Paese democratico e non può decidere cosa gli si può chiedere e cosa no”.

RaiNews 24 non apre con le elezioni in Francia, giornalisti indignati: “Toccato il fondo”

Le tensioni tra Paolo Petrecca e i giornalisti di Rai sono ormai incancrenite: le scelte editoriali sfacciatamente di parte del direttore, considerato insieme al capo degli approfondimenti, Paolo Corsini, tra i principali artefici di “Tele Meloni”, sono costantemente contestate dai giornalisti che in molti casi rinunciano alla firma sui servizi per protestare contro le modifiche “pro governo” a loro imposte. L’ultimo caso quello della mancata copertura delle elezioni in Francia, che hanno visto la sconfitta di Marine Le Pen, a cui è stata preferito il “Festival delle città identitarie” che si è svolto a Pomezia, una manifestazione presenziata dallo stesso Petrecca.

Le scelte da “militante” di Petrecca

Al dirigente nei mesi scorsi è stata contestata la decisione di mandare in onda “gli appunti di Giorgia”, l’appuntamento social della premier in cui vengono attaccate le opposizioni e viene fatta propaganda, come “contenuto istituzionale”. È stato sempre lui a cercare di “oscurare” le notizie del Frecciarossa fatto fermare dal ministro e cognato della presidente del Consiglio, Francesco Lollobrigida, i fuorionda di Andrea Giambruno e l’accusa di stupro al figlio di Ignazio La Russa.

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E ancora: a dicembre fece interrompere il collegamento con una manifestazione del Partito Democratico prima dell’intervento della segretaria; il motivo? Trasmettere quello del patron di X, Elon Musk, ad Atreju, la manifestazione di Fratelli d’Italia. L’indomito direttore militante, che ha scaricato sulla vicedirettrice Ida Baldi (che ha presentato le dimissioni) la responsabilità del “buco” sulle elezioni francesi, ha inviato un esposto contro lo stesso cdr all’Ordine dei giornalisti del Lazio, che ha replicato solidarizzando con i cronisti: “Il Consiglio dell’Ordine dei giornalisti del Lazio – si legge in una nota – esprime solidarietà al Comitato di redazione di Rainews 24 in seguito all’esposto del direttore della testata, che sarà esaminato dal Collegio di Disciplina. Il Consiglio ritiene altresì che il Cdr di Rainews 24, come tutte le altre rappresentanze sindacali aziendali, abbia il diritto/dovere di criticare la direzione nell’ambito di una normale dialettica interna. Il Consiglio esprime preoccupazione per le tensioni tra colleghi e auspica una soluzione interna all’azienda, in un contesto che prevede naturali e fisiologiche divergenze di vedute”.

Fonte : Today