Intelligenza artificiale, il settore sta diventando una bolla finanziaria

Il settore dell’intelligenza artificiale dovrà generare circa 600 miliardi di dollari di ricavi ogni anno per essere redditizio. Questa è la conclusione di David Cahn, analista del fondo di venture capital Sequoia Capital, secondo cui l’industria nata attorno alla tecnologia sta formando una bolla finanziaria.

Nonostante le grandi aziende tecnologiche abbiano investito enormi quantità di risorse per creare infrastrutture di AI sempre più avanzate, la loro capacità di generare profitti attraverso le soluzioni e modelli di intelligenza artificiale non cresce allo stesso ritmo, una situazione che determina uno scollamento tra il valore dell’ecosistema e la sostenibilità del comparto.

L’analisi di Sequoia

Il rapporto prende come punto di riferimento i risultati finanziari di Nvidia. In qualità di primo fornitore di chip e servizi cloud che supportano sistemi come ChatGPT, la società guidata da Jen-Hsun Huang è il principale beneficiario del boom della genAI. La sua divisione data center ha generato un fatturato di 47,5 miliardi di dollari nell’esercizio fiscale conclusosi il 28 gennaio, con un aumento del 78% rispetto all’anno precedente, grazie agli investimenti di aziende come Google, Amazon, Meta e Microsoft. La domanda che Cahn si pone è se queste organizzazioni avranno la capacità di recuperare i loro investimenti nel breve termine.

Nella sua stima Cahn prende in considerazione la crescita prevista dei ricavi dei data center di Nvidia, l’aumento previsto delle spese e gli investimenti nelle infrastrutture necessarie a mantenere i server in funzione. I profitti generati da questa business unit sono aumentati significativamente ogni trimestre, il che suggerisce che la domanda di hardware AI è in crescita. La gestione di queste strutture rappresenta il 50% del fatturato totale del colosso ed equivale alla metà delle sue spese operative.

L’analista di Sequoia ha quindi raddoppiato la previsione di fatturato di Nvidia per coprire i costi totali legati ai data center, raddoppiando una seconda volta la cifra ricavata per ottenere un margine lordo del 50% per gli utenti finali, ovvero le startup di AI o le grandi imprese che acquistano capacità di calcolo da fornitori come Amazon Web Service o Microsoft Azure. Ecco spiegati i 600 miliardi di dollari annui di fatturato che le aziende nel settore dovrebbero garantirsi per recuperare gli investimenti nelle infrastruttura di AI.

Fonte : Wired