Intelligenza artificiale, gli Stati Uniti puntano sull’AI per formare i supersoldati del futuro

Questa potenza di calcolo costituisce la base per l’elemento “architettura e analisi“, incentrato sulla valutazione e la rapida trasmissione delle informazioni agli operatori sul campo. Per supportare queste capacità il Socom ha sviluppato “un’architettura flessibile che fonde i dati provenienti da varie fonti e tipi di media” in un formato facilmente utilizzabile.

Per quanto riguarda la traduzione linguistica, il Socom ritiene che “una comunicazione chiara può migliorare notevolmente lo sviluppo delle nostre relazioni a lungo termine prima che si verifichino le ostilità – afferma Gregory –. La traduzione vocale consente agli operatori di comunicare in modo più efficace rispetto alla necessità di affidarsi ai pochi interpreti sul campo. Anche se in molti casi sono multilingue, i membri delle forze speciali vengono spesso dispiegati in regioni con lingue o dialetti diversi“.

C4ISRNet riferisce che il Socom si è concentrato su sei linee di sviluppo dei prodotti: un kit indossabile che comprende sensori e capacità di elaborazione del computer di bordo; le risorse per lo sviluppo delle applicazioni; un’architettura di sistema unica e indipendente dalla missione; l'”interfaccia uomo-macchina”, generalmente concepita come un display digitale head-up; un prodotto chiamato “realizzazione dell’informazione” che probabilmente prevede la presentazione chiara dei dati; e le comunicazioni oltre la linea di vista (BLoS), progettate per mantenere le truppe in contatto con i loro comandanti (e tra di loro) in ambienti privi di satelliti.

Gregory afferma che negli ultimi anni il Socom ha gradualmente introdotto una manciata di nuove capacità derivanti dal programma Heo, tra cui un sistema per comunicare in ambienti privi di satelliti (Beyond line of sight, o Blos). C’è poi uno strumento di “traduzione visiva ambientale“, progettato per convertire in tempo reale gli input in lingua straniera in un inglese chiaro. Noto in generale come Versatile Intelligent Translation Assistant (Vita), il sistema è dotato anche di capacità di traduzione vocale ed è abbastanza piccolo da poter essere trasportato sul campo su uno smartphone collegato a un laptop o su un dispositivo indossabile.

“La componente di traduzione visiva migliora la consapevolezza della situazione traducendo in tempo reale le immagini video, come i cartelli stradali, i graffiti e altri testi scritti – spiega Gregory –. Gli operatori possono usare le fotocamere dei loro telefoni per scansionare l’ambiente circostante e comprendere istantaneamente lingue straniere“.

Le prospettive di Heo

Per i militari statunitensi, Heo è un progetto promettente: Secondo una valutazione dell’esercito, americano, il sistema potrebbe migliorare le possibilità di sopravvivenza molto più dell’armatura di Talos. Ma come altre iniziative tecnologiche potenzialmente rivoluzionarie, c’è anche la possibilità che Heo finisca per diventare l’ennesimo sogno fantascientifico crollato sotto il peso della sua complessità tecnica. Inoltre non è detto i membri delle forze speciali accolgano a braccia aperta la nuova tecnologia: sebbene Vita si sia dimostrato promettente dal punto di vista operativo, non è chiaro se altri prodotti del programma si dimostreranno sufficientemente intuitivi per affiancare i militari senza appesantirli con un nuovo e complicato sistema.

Come per Talos, forse la promessa di un assistente tattico AI simile a Jarvis potrebbe rivelarsi troppo ambiziosa per essere realizzata appieno. Ma anche nel caso in cui portasse solo all’impiego dello strumento di traduzione linguistica, il programma rappresenterebbe comunque un notevole salto in avanti dal punto di vista delle capacità a disposizione degli operatori speciali dispiegati all’estero.

Questo articolo è apparso originariamente su Wired US.

Fonte : Wired