La Russia vuole arrestare Yulia, la moglie del dissidente russo Navalny

Non c’è pace per la famiglia di Alexey Navalny. Dopo la morte del dissidente russo, avvenuta lo scorso 16 febbraio mentre era rinchiuso in una colonia penale artica in Siberia, le attenzioni del Cremlino si sono concentrate sulla moglie Yulia, in auto esilio da diverso tempo. Il tribunale Basmannyj di Mosca ha disposto oggi 9 luglio un mandato d’arresto per Yulia Navalnaya dopo aver formulato nei suoi confronti l’accusa di partecipazione a organizzazione estremista, ha reso noto l’agenzia di stampa Ria Novosti. Questo significa che se la donna tornasse in Russia, verrebbe subito arrestata. “I magistrati hanno scelto una misura preventiva sotto forma di detenzione per un periodo di due mesi”, hanno comunicato le fonti a Novosti. “Il periodo viene calcolato dal momento dell’estradizione nel territorio della Federazione russa o dal momento della detenzione nel territorio della Federazione Russa”. 

Yulia Navalnaya ha reagito su ‘X’ alla notizia del mandato di arresto nei suoi confronti disposto dal tribunale di Mosca chiedendosi se ”sarà la solita procedura. Un agente straniero, poi l’apertura di un procedimento penale, poi un arresto?!”. In quello che sembra un appello ai media occidentali. Navalnaya ha poi chiesto che ”quando scrivete di questo, vi prego di non dimenticare di scrivere la cosa principale: Vladimir Putin è un assassino e un criminale di guerra”. La moglie del più famoso dissidente russo ha aggiunto che ”il posto di Putin è in prigione”, ma ”non da qualche parte all’Aja, in una cella accogliente con una Tv, ma in Russia, nella stessa colonia e nella stessa cella di 2 metri per 3 in cui ha ucciso Alexey”.

A febbraio, la moglie di Navalny ha accusato il presidente russo Vladimir Putin di essere responsabile della morte del dissidente. Yulia Navalnaya ha promesso di continuare l’opera del marito, per creare una “Russia felice e bella”. Dal 2021, le organizzazioni fondate da Navalny sono state inserite nell’elenco dei gruppi estremisti.

Chi era Alexey Navalny?

Alexey Navalny era il leader dell’opposizione russa di più alto profilo e ha trascorso anni a criticare Putin. L’oppositore morto il 16 febbraio 2024 nella colonia penale in Siberia, dove stava scontando una condanna a 19 anni di carcere perché riconosciuto colpevole di aver creato una comunità estremista, di aver finanziato attivisti estremisti, oltre ad altri reati. Condanne ritenute pretestuose dagli attivisti dei diritti umani.

Navalny era arrivato nella colonia penale dopo aver scontato già una pena di 11 anni e mezzo in un carcere di massima sicurezza per frode e altre accuse che aveva sempre negato e che sosteneva fossero motivate da ragioni politiche. La sua morte è avvenuta settimane prima delle elezioni presidenziali in Russia, ampiamente viste dalla comunità internazionale come poco più di una formalità per assicurare a Putin un quinto mandato al potere.

Fonte : Today