System Of A Down, Serj Tankian ha spiegato il vero significato di “Toxicity”

Il 4 settembre 2001, i System of a Down debuttano al numero uno in classifica in America con il loro secondo album, Toxicity, prodotto da Rick Rubin che ha detto: «Nessuno aspettava una band heavy metal di origine armena, ma loro sono così bravi che hanno superato ogni confine».

Daron Malakian, Shavo Odadjan, John Dolmayan e un cantante istrionico e con un’estensione vocale da cantante lirico, Serj Tankian, tutti membri della comunità armeni di Los Angeles, hanno un suono e un impatto live devastanti e colpiscono il pubblico con la loro fusione di trash-metal, progressive ma anche musica etnica armena (spesso mettendo tutto nella stessa canzone) e testi che parlano di temi sociali, della causa armena e del lato oscuro della vita in California che Serj Tankian ha riassunto con una parola, Toxicity: «Simboleggia l’importanza di liberarsi dal controllo tossico da parte della società» ha spiegato.

Ospite del podcast dell’attore di The Office, Rainn Wilson, Serj Tankian ha anche raccontato il significato spirituale del testo di Toxicity e in particolare del ritornello in cui il cantante parla di raggiungere «un luogo che sta da qualche parte in mezzo nello spazio tra il silenzio sacro e il sonno». Il riferimento è alla spiritualità dei nativi americani: «Nella loro cultura, il silenzio sacro è il luogo che si raggiunge meditando: attraversi differenti strati in cui tutto è perduto e tutto può essere ritrovato» ha detto, citando le opere del naturalista Tom Brown Jr, esperto di sopravvivenza e nipote di un indiano Apache  e fondatore delle Tracker School che offrono esperienze di contatto profondo con la natura «Il sonno è quello che conosciamo, la fase REM e quel preciso momento in cui i sogni prendono forma nel nostro cervello. In quel momento stiamo meditando e non lo sappiamo. Il testo di Toxicity si riferisce a quel preciso istante», Rainn Wilson ha chiesto al cantante dei System of a Down se è in grado di raggiungere quello stato nella sua vita quotidiana, e Ser Tankian ha scherzato: «Con i figli a casa? Non scherziamo».

 

Fonte : Virgin Radio