ChatGpt secondo uno studio fa più ridere degli esseri umani, ruberà il lavoro ai comici?

C’è poco da ridere per i creativi dell’industria dell’intrattenimento. Secondo una ricerca della University of Southern California, pubblicata sulla rivista Plos One, ChatGpt sarebbe divertente almeno tanto quanto, se non più, degli esseri umani, compresi gli autori professionisti.

Sebbene esistessero già studi sulle capacità dell’intelligenza artificiale (Ia) di produrre scritti umoristici, i ricercatori Drew Gorenz e Norbert Schwarz sono andati più a fondo analizzando in modo completo gli svolgimenti dell’Ia e confrontandoli con prodotti scritti da esseri umani.

In un primo studio a un gruppo di persone adulte statunitensi è stato chiesto di svolgere alcuni compiti di scrittura comica. In particolare, hanno dovuto generare una frase divertente a partire da alcuni acronimi e rispondere in modo sagace a quesiti del tipo “un risultato straordinario che probabilmente non includeresti nel tuo Cv?”. Un altro test, poi, recitava: “Immagina che uno dei tuoi amici voglia la tua opinione su quanto bene canta. Canta un minuto o due per dimostrare le sue doti vocali e tu rabbrividisci: potrebbe essere il peggior cantante che tu abbia mai sentito. Quando chiede: ‘allora, com’è andata?’ decidi di essere onesto, quindi rispondi: ‘Ad essere sincero, ascoltarlo è stato come _______.’

Gli stessi compiti sono stati rivolti a ChatGpt 3.5 e tutte le risposte sono state valutate da un altro gruppo di persone adulte in una scala di comicità da 0 (per nulla divertente) a 6 (molto divertente).

Il risultato

Le risposte di ChatGpt sono state ritenute più divertenti  di quelle umane: il 69,5% dei giudici le ha preferite, contro il 26,5% che ha giudicato migliori quelle umane e il 4% che le ha trovate divertenti allo stesso modo. Il successo di ChatGpt è stato maggiore nell’ultimo esercizio, quello più sarcastico. “Abbiamo trovato questo risultato particolarmente interessante data la natura aggressiva del compito”, hanno commentato gli autori. “Dato che ChatGpt è progettato per non generare nessun discorso che possa essere considerato offensivo o di incitamento all’odio, si sarebbe potuto fare la previsione opposta”.

In un secondo studio, poi, gli esperti hanno messo alla prova ChatGpt sulla capacità di scrivere titoli di notizie satiriche. Prima però hanno dovuto addestrarlo fornendogli 50 titoli della sezione “notizie locali” tratta dall’archivio della rivista The Onion. I 20 nuovi titoli prodotti dall’Ia sono stati giudicati stavolta da un gruppo di studenti di psicologia, a cui prima però è stata chiesta la loro affinità con quel tipo di contenuti, quanto andassero a cercarle appositamente nella vita di tutti i giorni. In questo caso non è emersa una netta supremazia di ChatGpt: il 48,8% delle persone ha preferito i titoli di The Onion, mentre il 36,9% ha gradito di più quelli di ChatGpt e il 14,3% non ha dato una preferenza. Da notare che i titoli di ChatGpt sono stati ritenuti più divertenti da coloro che erano più predisposti ad apprezzare notizie satiriche.

“Che ChatGpt possa produrre umorismo scritto con una qualità che supera le capacità dei non addetti ai lavori ed eguaglia alcuni scrittori comici professionisti ha importanti implicazioni per gli appassionati del genere e per i lavoratori dell’industria dell’intrattenimento”, hanno concluso gli autori. “Per gli scrittori comici professionisti, i nostri risultati suggeriscono che gli llm [modelli linguistici di grandi dimensioni come ChatGpt, nda] possono rappresentare una seria minaccia per l’occupazione”.

Fonte : Wired