I dipendenti Microsoft in Cina dovranno sostituire gli smartphone Android con iPhone

I dipendenti di Microsoft in Cina dovranno necessariamente sostituire i propri smartphone Android utilizzati per lavoro con iPhone 15 forniti dalla stessa azienda. La mossa non dipende da una mera preferenza per i melafonini da parte dei dirigenti locali, quanto da necessarie misure di sicurezza in un mercato molto complesso come quello di Pechino, con il blocco all’accesso al Play Store assieme a vari altri servizi e portali esterni. La graduale transizione verso i modelli della mela morsicata avverrà da settembre.

Dal prossimo settembre, tutti i dipendenti Microsoft in Cina riceveranno dunque dei fiammanti iPhone 15 per sostituire gli smartphone aziendali Android, solitamente a marchio Huawei, Xiaomi, Redmi, OnePlus e Oppo attualmente in dotazione, che non saranno più ammessi. Come anticipato da Bloomberg, si sfrutteranno i software proprietari Microsoft Authenticator e Identify Pass per accreditarsi ai servizi interni e rendere più complicato l’accesso a agenti indesiderati. Una mossa necessaria, visto che Android in Cina è fortemente penalizzato dalle politiche di chiusura a Google da parte del governo, obbligando gli utenti a rivolgersi a soluzioni esterne e di terze parti, a tutto svantaggio della sicurezza. Ci sono peraltro anche precedenti significativi: l’ultimo è avvenuto nel 2023, con accessi indesiderati alle caselle di posta elettronica aziendali sfruttando una falla su Microsoft Exchange. Il pericolo può spesso arrivare da gruppi di certo non così ostacolati dal governo locale e quindi Microsoft sta correndo velocemente al riparo con questa mossa, che dovrebbe limitare l’esposizione a minacce esterne.

Sugli iPhone 15 consegnati ai dipendenti Microsoft in Cina si potranno dunque scaricare i software di autenticazione da fonte certificata attraverso l’App Store per iOs e senza dover ricorrere a software come le vpn (che falsificano la posizione geografica) oppure a store esterni. La decisione si estenderà anche agli uffici localizzati a Hong Kong, che gode di meno restrizioni, ma rimane comunque un territorio molto sensibile.

Fonte : Wired