Rendere i vaccini obbligatori ha fatto aumentare le coperture

L’ultimo tentativo per eliminare i vaccini obbligatori, bloccato invero da parti della stessa maggioranza di centrodestra, è arrivato dal senatore leghista Claudio Borghi, convinto che si possa tornare alla semplice raccomandazione per il vaccino quadrivalente. Ovvero quello che protegge contro morbillo, parotite, rosolia e varicella. In altre parole, un ritorno alla situazione antecedente l’introduzione del decreto Lorenzin, che non solo ha reso obbligatori dieci vaccini dell’età pediatrica, ma ha anche vincolato l’iscrizione a scuola all’adempimento di questo obbligo.

Coperture in aumento grazie ai vaccini obbligatori

All’epoca, era il 2017, erano appena 8 i distretti sanitari nei quali si raggiungeva l’obiettivo di vaccinare almeno il 95% dei bambini, come ricostruito da Wired nell’ambito dell’inchiesta Vaccini d’Italia. Come mostrano i dati ministeriali, rielaborati nel grafico sottostante, l’introduzione dell’obbligo ha contribuito a far risalire le coperture vaccinali.

I dati fanno riferimento alle coperture a 24 mesi, età entro la quale i bambini hanno ricevuto almeno una dose di tutti i 10 vaccini obbligatori. I numeri del 2022, i più recenti pubblicati sul sito del ministero, fanno così riferimento ai nati nel 2020. Bene specificare che il ministero fornisce anche i dati relativi ai vaccini contro il meningococco C coniugato e lo pneumococco coniugato, che non sono obbligatori.

Nel grafico, la linea nera rappresenta appunto l’obiettivo del 95% di bambini vaccinati. Si tratta della soglia che, per alcune malattie, fa scattare la cosiddetta immunità di gregge ed è il target di copertura che è stato definito dai Lea (Livelli essenziali di assistenza), documento che fissa gli obiettivi minimi di sanità pubblica per le regioni italiane.

La linea rossa mostra invece l’andamento delle coperture. Di default viene visualizzata la media nazionale relativa al morbillo. Patologia che, per via della bufala che ne legava il vaccino all’autismo, viene usata come cartina di tornasole dell’esitazione vaccinale.

Fonte : Wired