Strage di Bologna: ergastolo anche per l’ex terrorista nero Paolo Bellini

La Corte d’Assise d’Appello di Bologna, presieduta dal giudice Alberto Pederiali, ha confermato l’ergastolo per l’ex terrorista di Avanguardia Nazionale, Paolo Bellini, nel processo sulla strage della stazione avvenuta il 2 agosto 1980. Nell’attentato di matrice neofascista furono uccise 85 persone e ne vennero ferite gravemente più di 200. 

La sentenza è arrivata dopo sei ore di camera di consiglio. Bellini era accusato in concorso con gli ex Nar (Nuclei armati rivoluzionari, una formazione neofascista degli anni ’70) già condannati, Giusva Fioravanti, Francesca Mambro, Luigi Ciavardini e Gilberto Cavallini. E con Licio Gelli, “Gran Maestro” della loggia massonica eversiva P2, Umberto Ortolani, Federico Umberto D’Amato e Mario Tedeschi, tutti morti e non più imputabili, ma ritenuti mandanti, finanziatori od organizzatori dell’attentato.

Ribadita dalla Corte di Assise di Appello di Bologna la colpevolezza anche degli altri due imputati, l’ex capitano dei carabinieri Piergiorgio Segatel, accusato di depistaggio e condannato a sei anni di reclusione e Domenico Catracchia, ex amministratore di condominio in via Gradoli, a Roma, accusato di false informazioni al pm al fine di sviare le indagini, condannato a quattro anni.

Le motivazioni della sentenza saranno disponibili entro 90 giorni. Al momento della lettura del verdetto Bellini non era presente in aula. Tanti i familiari delle vittime, invece, presenti nell’aula Bachelet. E arrivano le prime reazioni da parte della politica.

“Ribadita la matrice neofascista, oggi siamo più vicini alla verità” 

Una sentenza importantissima che ci avvicina ancora di più alla verità di quello che è realmente accaduto il 2 agosto 1980. Una strage che aspetta dopo 44 anni giustizia”. Così il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha commentato la conferma dell’ergastolo dell’ex esponente di Avanguardia nazionale, Paolo Bellini, sancita oggi dalla Corte d’Appello.

“Condividiamo con i familiari delle vittime e con tutta la città di Bologna la soddisfazione di questa conferma in appello – ha aggiunto Lepore – un grazie a chi ha con tenacia cercato e perseguito questo esito, dai familiari delle vittime, alla procura, agli avvocati di parte civile, che hanno lavorato in questi anni per offrire un quadro probatorio solido, che oggi trova un pieno riconoscimento dalla Corte d’Appello di Bologna”.

“La sentenza della Corte d’Appello sulla strage di Bologna che conferma l’ergastolo a Paolo Bellini ribadisce un pezzo fondamentale della verità su quanto successo e, una volta di più la matrice neofascista della bomba alla stazione del 2 agosto 1980. Vengono, infatti, ribadite le condanne dei responsabili e l’intero impianto accusatorio”. È il commento di Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, parte civile nel processo.

“Un ulteriore, importantissimo passo verso quella ricerca completa della verità su esecutori e mandanti, per cui l’Associazione dei familiari delle vittime si batte da più di 40 anni e che vedrà la Regione Emilia-Romagna sempre al loro fianco, dalla parte giusta di questa drammatica vicenda” ha aggiunto il presidente della Regione Emilia Romagna. 

Fonte : Today