Talco, per l’Oms è “probabilmente cancerogeno”

L’agenzia dell’Oms avverte che l’esposizione al talco avviene principalmente in ambito professionale, durante l’estrazione e la lavorazione del minerale. La popolazione generale entra in contatto con la sostanza attraverso l’uso di cosmetici, deodoranti, trucchi e prodotti per il corpo. La Iarc non esclude però che il composto sia presente in alimenti, farmaci e altri prodotti di consumo. Pérez Fidalgo sostiene che sarebbe consigliabile” evitare l’uso del talco nelle zone genitali, soprattutto per le donne.

I rischi dell’acrilonitrile

Tra le sostanze cancerogene per l’uomo la Iarc ha inserito anche l’acrilonitrile, un composto organico volatile utilizzato principalmente nella produzione di polimeri e contenuto nelle fibre utilizzate nella produzione di capi d’abbigliamento, tappeti, plastica per prodotti di consumo e componenti di automobili.

L’acrilonitrile – presente anche nel fumo di sigaretta e nell’inquinamento atmosferico – è stata classificata nel gruppo 1 dall’agenzia, la categoria nella quale rientrano le sostanze certamente cancerogene, ed è associato allo sviluppo di neoplasie maligne nei polmoni e nella vescica.

All’inizio di quest’anno l’Oms ha previsto che i casi di cancro aumenteranno del 77% a livello mondiale entro il 2050, con 35 milioni di nuove diagnosi. La crescita sarà determinata da fattori come il consumo di tabacco e alcol, l’obesità e l’inquinamento atmosferico.

Alla luce delle nuove valutazioni diffuse dalla Iarc, gli esperti affermano che è necessario ripensare le politiche e le raccomandazioni legate all’uso di queste sostanze. “Le decisioni della Iarc sottolineano che abbiamo bisogno di una valida politica preventiva e precauzionale per eliminare l’esposizione al talco, un obiettivo che però potrebbe essere più difficile da raggiungere rispetto all’acrilonitrile”, ha dichiarato Andrew Watterson, ricercatore in salute pubblica presso la Facoltà di scienze della salute dell’Università di Stirling, in Scozia.

Questo articolo è apparso originariamente su Wired en español.

Fonte : Wired