Bonus fotovoltaico per le famiglie: a chi spetta e come richiederlo

Un’agevolazione destinata alle famiglie a basso reddito, per consentire l’installazione di impianti fotovoltaici a uso domestico di potenza compresa tra 2 e 6 kilowatt. Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase), ha lanciato il nuovo finanziamento finalizzato alla copertura dei costi di installazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonte solare fotovoltaica e comprensivi dei seguenti servizi per un periodo di almeno dieci anni: polizza multi-rischi, servizio di manutenzione e servizio di monitoraggio delle performance dell’impianto. Sul portale del Gestore dei Servizi Energetici (Gse), è possibile reperire tutte le informazioni sulla misura e presentare la propria domanda. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e qual è l’iter per richiederlo.

A chi è rivolto il bonus fotovoltaico

Il finanziamento punta ad aiutare le famiglie in difficoltà economiche, motivo per cui esiste un “tetto” Isee tra i requisiti principali. Possono infatti accedere al beneficio i nuclei familiari con reddito inferiore ai 15mila euro, che salgono a 30mila per le famiglie con almeno quattro figli. Il richiedente deve possedere inoltre un diritto reale sull’immobile dove verranno installati i pannelli solari e l’abitazione deve essere la residenza anagrafica del nucleo familiare. Sono ammesse solo le unità immobiliari appartenenti al gruppo A delle categorie catastali, escluse le categorie A1, A8, A9 e A10. Inoltre, il contratto di fornitura energetica deve essere intestato al richiedente o a un membro del nucleo familiare, e l’impianto dovrà avere una potenza nominale non inferiore a 2 kW e non superiore a 6 kW e, comunque, non superiore alla potenza contrattualmente impegnata in prelievo sul punto di connessione al momento della presentazione della richiesta di accesso alle agevolazioni. Il contributo viene riconosciuto direttamente dal GSE al Soggetto Realizzatore; la quota massima erogabile è calcolata mediante una quota fissa di 2.000 euro più una quota variabile di 1.500 euro per ogni kW di potenza installata.

Come ottenere il l’agevolazione

Le famiglie interessate ad accedere al bonus possono presentare domanda attraverso il portale del Gestore dei Servizi Energetici (Gse). Per ottenere il beneficio, è importante che la richiesta venga inoltrata sia dal richiedente che dall’azienda incaricata dell’installazione del sistema fotovoltaico, che riceverà il contributo in conto capitale. Le aziende installatrici devono soddisfare specifici requisiti formativi per garantire un’installazione corretta e conforme alle normative. La domanda consiste in due passaggi:

  • La richiesta di accesso al beneficio previsto dal Reddito Energetico (prenotazione)
  • La richiesta di erogazione del contributo in conto capitale (versamento)

La richiesta di accesso al beneficio dovrà essere presentata dal Soggetto Beneficiario, con il supporto del Soggetto Realizzatore, sul portale “Ren – Reddito Energetico Nazionale” disponibile sotto il servizio “Fotovoltaico” all’interno dell’area clienti del Gse. Il beneficiario e il soggetto realizzatore sono tenuti preliminarmente a registrarsi all’area clienti del Gse. La richiesta dovrà essere inviata prima dell’entrata in esercizio dell’impianto fotovoltaico.

“No” al doppio bonus

Ogni nucleo familiare può chiedere l’agevolazione per una sola abitazione, escludendo qualsiasi possibilità di doppio bonus. Durante la fase di valutazione della domanda è possibile che questa venga rigettata dal gestore in presenza di incongruenze. I cittadini possono inviare nuovamente la domanda dopo aver sanato le mancanze o gli errori segnalati da Gse. Il bonus sarà disponibile fino all’esaurimento delle risorse: per il biennio 2024-2025 sono previsti finanziamenti complessivi di 200 milioni di euro.

Più fondi al Sud (già esauriti)

La suddivisione delle risorse erogate “premia” principalmente le regioni meridionali, che però sembra abbiano già esaurito il “tesoretto”.L’80% è destinato alle Regioni del Sud: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, mentre il restante 20% verrà ripartito tra tutte le altre Regioni e Provincie autonome. Alle ore 12 di venerdì 5 luglio, come confermato da Gse, sul portale erano state registrate “più di 10.500 richieste di accesso agli incentivi, saturando il contingente”. Il portale verrà chiuso all’esaurimento delle risorse economiche rese disponibili per il bando. Il Gse nel corso dell’anno riaprirà lo sportello nel caso in cui, a seguito di rinunce ed esclusioni, risultassero disponibili almeno cinque milioni di euro. Le risorse disponibili sono consultabili in tempo reale attraverso il contatore pubblicato su questo sito.

 

Fonte : Today