Il 19 giugno 2024, nove anni esatti dopo l’uscita del primo film animato, esce al cinema Inside Out 2, sequel del mitico lungometraggio di animazione prodotto dalla Pixar. Sono quasi vent’anni, precisamente 18, che la Pixar fa parte della grande famiglia Disney, dopo che per due decenni era stata portata al successo da Steve Jobs: era stato cacciato dalla Apple e nel 1986 aveva acquisito questa società che all’epoca si occupava di grandi immagini e di prodotti grafici all’interno della Lucasfilm (anch’essa oggi inglobata dalla Disney).
Oggi la Pixar è una casa di produzione nota e apprezzata in tutto il mondo, e il merito è sicuramente da attribuire ai film di animazione che ha prodotto nel corso degli anni, prima in collaborazione e poi direttamente all’interno della Disney, di cui rappresenta l’anima più indipendente e in un certo senso ribelle, meno fiabesca e perfettina della casa madre: tant’è vero che, appunto, i cartoni animati della Pixar riscuotono successo proprio per la loro capacità di parlare un linguaggio più moderno, frutto forse dell’approccio in computer grafica che contraddistingue la Pixar fin dalla sua nascita. E allora ripercorriamo la sua storia attraverso i suoi film animati più belli, con un’avvertenza: consideriamo i film e i loro sequel come film unici, quindi ad esempio Toy Story e Cars compaiono solo una volta ma intendiamo riferirci ai franchise nelle loro interezze.
La recensione di Inside Out 2
Toy Story (1995)
È il primo lungometraggio Pixar, nonché il primo capitolo di una saga cinematografica che perdura tuttora, per quanto il recente Lightyear sia stato un flop. Ma come dimenticare Buzz, Woody e tutti gli altri giocattoli che, come nei sogni (o negli incubi) di ogni bambino hanno preso vita e hanno dato vita a una storia divertente, commovente e istruttiva? Impossibile…
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Monsters & co. (2001)
Il secondo film, o meglio il secondo franchise che ebbe un clamoroso successo, arrivò nel 2001, dopo Toy Story 2 e A Bug’s Life. Monsters & co. parla di una coppia di mostri di “spaventatori” professionisti, Sulley e Mike, che però a un certo punto scoprono che c’è molta più energia utile nella risata di un bambino, o meglio della bambina Boo, che nelle loro urla di terrore.
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Alla ricerca di Nemo (2003)
Per certi versi il più disneyano dei film animati Pixar, con il “classico” trauma iniziale della mamma che muore e del figlio che si ritrova solo e sperduto. Ma anche il più bello dal punto di vista visivo della prima era della Pixar.
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Gli Incredibili (2004)
Un cartone animato per famiglie con protagonista proprio una famiglia, per quanto dotata di superpoteri. Gli Incredibili partiva da una premessa vincente, e il successo arrivò quasi in automatico.
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Cars (2006)
Cars inaugurò l’era della Pixar acquisita dalla Disney, ma questo film trasuda “pixarità” nella sua storia così corale e così autenticamente fantastica. Il merchandising che ancora oggi ha questo film di “motori ruggenti”, invece, è la prova dell’influenza disneyana.
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Ratatouille (2007)
La romantica storia del topo chef parigino che aiuta il suo amico aspirante chef umano conquistò il mondo, Italia compresa. A nostro avviso perché convinse sia chi ama le atmosfere di Parigi, sia chi ha qualche dubbio sulla cucina francese…
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Wall-E (2008)
Si può provare tenerezza e un filo di malinconica tristezza per un robot? Sì, se quel robot è il dolcissimo Wall-E, alle prese con la scoperta di sé e dell’amore in un futuro in cui noi umani siamo meri spettatori, appunto.
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Up (2009)
Ripensandoci oggi, Up è l’ultimo film dell’epoca d’oro della Pixar, prima che iniziassero a esserci più sequel e spinoff che nuove idee e nuovi mondi. Come quelli scoperti dalla bizzarra coppia protagonista di questo film, un boy scout impacciato e quel vecchino la cui storia iniziale ha commosso tutto il mondo fino alle lacrime.
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Inside Out (2015)
Ed eccoci appunto a Inside Out, che arrivò dopo anni in cui – Rebel a parte – avevamo visto Toy Story 3, Cars 2 e Monsters University. Inside Out fu una ventata di freschezza e di ritorno all’originalità del passato: solo alla Pixar potevano concepire un film in cui a parlare sono le nostre emozioni…
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Coco (2017)
Lo confessiamo: Coco è il nostro film Pixar preferito. Un film animato da vedere e rivedere anche senza aver bisogno della scusa di qualche minore di anni 18 in casa: anzi così potrete commuovervi più liberamente davanti a questa storia di musica, famiglia e aldilà messicano in stile Dia de los muertos.
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Onward (2020)
Onward è un fantasy moderno, una storia di formazione, un racconto di fratellanza. Anche qui c’è un genitore morto, stavolta il padre, che i figli vorrebbero rivedere per un’ultima volta grazie alla magia. Sembrerebbe una cosa semplice, visto che siamo in un mondo fantastico tra elfi, draghi e centauri, ma anche qui si è persa la magia e i centauri vanno in macchina mentre i draghi gestiscono fast food.
La nostra recensione di Onward
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Soul (2020)
Come il precedente Onward e come il successivo Luca, Soul uscì direttamente in streaming in un’epoca (che oggi sembra già lontana) in cui i cinema erano chiusi come tutto il resto. E il senso di morte della pandemia venne in un certo esorcizzato in questo film contemporaneo ed eterno, reale e fantastico, tra la Terra e il cielo, con una colonna sonora magnifica.
La nostra recensione di Soul
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Luca (2021)
Impossibile non includere in questa lista il “nostro” film Pixar nazionale, quel Luca diretto da Enrico Casarosa (se non l’avete fatto, guardate anche il lungometraggio Luna, sempre su Disney+) ambientato in liguria tra giri in Vespa e trenette al pesto. Protagonisti Luca e Alberto, due mostri marini che conquistano la Terra, con la loro simpatia.
La nostra recensione di Luca
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Fonte : Today