Rai, Francesca Fagnani e Belve in bilico: la produzione starebbe già trattando con Nove, l’indiscrezione

E’ il momento più caldo del telemercato, e le indiscrezioni sui nuovi palinsesti e sul futuro di trasmissioni e volti tv sono all’ordine del giorno. Così come sono ormai all’ordine del giorno i clamorosi saluti alla tv pubblica. L’ultimo a ringraziare di cuore e a decidere per il trasloco in un’altra realtà è Flavio Insinna, che ha legato tutta la sua carriera televisiva alla televisione pubblica e che, da ieri, non ne fa più parte, avendo deciso di “accasarsi” a La7 di Urbano Cairo.

Ma l’elenco di volti rappresentativi che hanno deciso, per un motivo o per l’altro, di lasciare la Rai negli ultimi mesi è lunghissimo, da Fabio Fazio ad Amadeus passando appunto per il già citato Insinna e via elencando. Non certo personaggi di secondo piano. Oggi si fa il nome di un altro pezzo da novanta il cui futuro sarebbe ancora incerto. A rilanciare voci già circolate negli ultimi mesi è Dagospia, che ha gettato ombre lunghi sul destino del programma Belve, l’aggressivo spazio di interviste a tu per tu di Francesca Fagnani che è anche una delle trasmissioni più amata dal pubblico degli ultimi anni. Se Belve ufficialmente è considerato un programma inamovibile e il cui spazio nei prossimi palinsesti è già previsto e confermato, il sito di Roberto D’Agostino guarda oltre, al 2025 e rilancia i rumors che vedono addirittura una trattativa già in corso tra Freemantle, la casa di produzione dello show e, ancora una volta, Discovery, quindi Nove, che vuole proprio fare l’asso pigliatutto e, in questo caso, riportare “a casa” un programma che proprio su quell’emittente nacque, per poi passare in Rai in seconda serata, fino alla consacrazione in prima serata e agli ascolti stellari degli ultimi due anni.

L’indiscrezione è di quelle pesanti perché, ancora una volta, non si parla certo di seconde linee ma di uno show e di una conduttrice di punta, che hanno saputo intercettare l’interesse e fidelizzare un’ampia e variegata fascia di pubblico. Sarebbe, per la televisione pubblica una nuova, grave perdita.

Fonte : Today