Il Galaxy Book 4 Edge è il nuovo “AI Pc” di Samsung, vale a dire un computer che offre funzioni e applicazioni potenziate da Copilot, l’intelligenza artificiale di Microsoft, e dalla Galaxy AI sviluppata dalla stessa Samsung.
Il nuovo notebook, di fatto, è un Pc Copilot+ che presenta tutte le caratteristiche svelate da Microsoft nel corso dell’ultima Bild, la sua conferenza annuale dedicata agli sviluppatori.
L’obiettivo è quello di integrare il più possibile le capacità dell’intelligenza artificiale generativa, in grado di produrre testi e immagini come farebbe un essere umano, nelle applicazioni del dispositivo, mettendo a disposizione dell’utente – in diversi casi – un assistente che possa aiutarlo sul lavoro, oppure nello studio, contribuendo sia a operazioni semplici sia a compiti più complessi.
È una rivoluzione che Samsung ha già avviato con i suoi smartphone di ultima generazione. Le serie Galaxy S24 e S23 sono dotate della Galaxy AI, sviluppata anche in collaborazione con Google, che permette agli utenti di modificare le immagini rimuovendo o spostando determinati elementi, oppure di ottenere la trascrizione – e in seguito la sintesi – di una conversazione registrata con il telefono.
Oltre a questo, la Galaxy AI può suggerire un messaggio da inviare a un amico oppure può consigliare come modificare un testo già scritto “aggiustando” il tono e lo stile.
Sono strumenti che abbiamo provato negli ultimi sei mesi, e che effettivamente sono comodi sia per un utilizzo strettamente personale e ludico – la manipolazione di un’immagine diventa un gioco – sia per un uso più professionale: la trascrizione di interviste, dialoghi, meeting o lezioni universitarie è un valore aggiunto, così come la possibilità di sintetizzare il contenuto trascritto in formati che ne esaltano i punti chiave.
Il nuovo notebook dell’azienda sudcoreana, così come gli altri Pc Copilot+ in circolazione, risponde a un’esigenza di mercato che Samsung Italia ha fotografato, recentemente, con uno studio sugli “italiani e l’intelligenza artificiale” realizzato insieme all’istituto di ricerca Human Highway: per il 79% del campione l’IA è un’alleata nella vita di tutti i giorni; un Italiano su due considera smartphone e laptop i due dispositivi su cui l’IA ha maggiore impatto; il risparmio di tempo promesso dall’IA rappresenta un punto di forza per la metà degli Italiani.
Sul mercato ci sono altri Pc Copilot+ con sistema operativo Windows 11. Ma ciò che rende speciale il Galaxy Book 4 Edge, rispetto alla concorrenza, è proprio il lavoro che possono fare in tandem Copilot e Galaxy AI.
La Galaxy AI infatti non è preinstallata nel nuovo notebook Samsung, ma si può sfruttare connettendo al dispositvo, in modalità wireless, un Galaxy S24 o un Galaxy S23. In questo modo si può accedere alla schermata dello smartphone e a tutti i suoi contenuti direttamente dal computer, comprese le funzioni dotate di intelligenza artificiale generativa.
Design
L’aspetto del Galaxy Book 4 Edge non si discosta molto dall’estetica tipica dei laptop Samsung moderni. È un computer molto bello da vedere e da sfoggiare, e facile – come vedremo – da trasportare.
La scocca in alluminio Sapphire Blue, unica opzione di colore disponibile, che a dispetto del nome di blu ha ben poco (in realtà è una specie di grigio metalizzato), presenta linee pulite e piacevoli bordi arrotondati. Il brand “Samsung”, inscritto sul pannello esterno superiore, spicca con il suo argento satinato in modo elegante.
Con un peso di 1,16 kg e uno spessore di soli 10,9 mm, il Galaxy Book 4 Edge è il dispositivo ideale di chi vuole uno zaino o una borsa leggeri. Nonostante le dimensioni contenute, Samsung è riuscita a includere nel notebook una dotazione di porte sorprendentemente completa, che comprende due porte USB-A 4.0 e una porta HDMI 2.1. C’è anche un ingresso per jack per le cuffie tradizionali, con cavo, di tipo 3.5 mm.
Sotto il notebook c’è una griglia rettangolare che favorisce il processo di raffreddamento, quattro piedini in gomma che agevolano la stabilità del dispositivo e due inserti laterali, sempre in gomma nera, che ospitano e proteggono altrettanti speaker.
La qualità dell’audio è buona ma sul volume massimo che il dispositivo può raggiungere (100/100) si poteva fare qualcosa in più. Si possono seguire senza problemi i dialoghi di film su Netflix o concerti in streaming su YouTube, ma per apprezzare davvero questi contenuti senza cuffie c’è bisogno di un ambiente sufficientemente silenzioso.
Lo schermo da 14” AMOLED 2X 3K (2,880 x 1,800 pixel) con refresh a 120 HZ – vuol dire che lo schermo si aggiorna 120 volte al secondo – occupa quasi tutto il pannello superiore interno del dispositivo, ma i bordi non sono proprio ridotti all’osso. Tra il display e l’estremità inferiore del pannello c’è per esempio una fascia nera, con scritta Samsung in trasparenza al centro, di circa due centimetri.
Come ci si aspetta dai display Samsung, anche lo schermo del Galaxy Book 4 Edge offre colori vivaci e un’ottima luminosità. La presenza del touchscreen, sebbene sia reattivo, ci è sembrata superflua su un dispositivo non convertibile in tablet. Ma in alcuni casi può dimostrarsi utile: quando, per esempio, si sfrutta la funzione “Circle to Search” sulla schermata di uno smartphone Samsung di ultima generazione – come il Galaxy S23 o S24 – collegato al Galaxy Book 4 Edge.
La tastiera del dispositivo con schermo da 14”, a differenza del modello leggermente più grande con display da 16”, non ha il tastierino numerico. Non ci è sembrata una lacuna incolmabile. I tasti sono reattivi, la loro corsa forse un po’ limitata ma la digitazione non ne risente: si scrive bene e velocemente, ed è questo quello che conta. È disponibile inoltre un’ottima retroilluminazione, che consente di lavorare anche in un luogo buio e più in generale in condizioni di scarsa visibilità.
Il grande trackpad sotto la tastiera non è una trappola insidiosa come si potrebbe pensare: riesce a distinguere in modo abbastanza efficace i tocchi intenzionali dal contatto accidentale del palmo, mantenendo la stabilità del cursore anche quando le mani sfiorano la sua ampia superficie. I gesti multi-touch sono fluidi e reattivi, i clic analoghi a quelli che offrirebbe un mouse sono più rigidi ma molto precisi. Nel complesso, il trackpad offre un’esperienza molto buona.
Tra i tasti fisici del nuovo Galaxy Book 4 Edge il vero protagonista è quello che attiva Copilot, l’intelligenza artificiale di Microsoft. Il tasto dedicato all’IA, vicino alle frecce direzionali, rappresenta il primo significativo cambiamento nelle tastiere Microsoft degli ultimi 30 anni.
Hardware
La novità principale del Galaxy Book 4 Edge è il suo “cervello”, vale a dire il processore Qualcomm Snapdragon X Elite pensato per sfruttare al massimo le potenzialità dell’intelligenza artificiale, una tecnologia che richiede una potenza di calcolo fuori dal comune.
Stiamo parlando di un processore di fascia alta dotato di 12 core Oryon. Questa architettura all’avanguardia, basata su Armv8.7-A, caratterizza anche i potenti chip della serie M di Apple.
Lo Snapdragon X Elite integra una NPU (Unità di Elaborazione Neurale) super veloce che promette una potenza di calcolo fino a 45 TOPS (Trilioni di Operazioni al Secondo).
Le NPU, per chi non lo sapesse, sono processori dedicati che sfruttano l’intelligenza artificiale per potenziare ulteriormente le prestazioni del computer. Queste unità specializzate fanno un lavoro a parte, rispetto alle CPU e GPU sfruttate sinora, consentendo di eseguire calcoli complessi e operazioni di apprendimento automatico con un’efficienza superiore rispetto ai processori tradizionali.
Grazie a questo processore dedicato, gli “AI Pc” – la nuova generazione di computer per chi fa largo uso dell’intelligenza artificiale – sono capaci di fare meglio operazioni complesse, come riconoscere volti o oggetti nelle foto più velocemente, migliorare la qualità delle videochiamate in tempo creare immagini o testi usando l’IA in tempi più rapidi e in modo più fluido, soprattutto se le operazioni vengono svolte on device, direttamente sul dispositivo.
Sebbene la presenza di un processore Qualcomm sui notebook Samsung non sia una novità vera e propria – va ricordato per esempio il vecchio Galaxy Book Go – l’adozione dei processori Snapdragon X Elite nei Galaxy Book 4 Edge rappresenta un passo significativo verso una nuova architettura per i computer di fascia alta dell’azienda sudcoreana, che in passato si è affidata principalmente a Intel per i processori dei suoi laptop.
Prestazioni
Il Galaxy Book 4 Edge viene definito un “AI Pc” e come tale viene venduto, dunque lo abbiamo messo alla prova soprattutto attraverso l’utilizzo delle applicazioni che fanno uso di intelligenza artificiale generativa, sia quelle on-device (poche) sia quelle che ricorrono al cloud per una potenza di calcolo maggiore.
Il notebook Samsung si è sempre dimostrato sempre all’altezza e non ha mai raggiunto picchi di surriscaldamento elevati, anzi tenendolo sulle ginocchia – per esempio – non abbiamo mai avvertito calore eccessivo neanche durante le sessioni di multitasking contraddistinte da applicazioni in esecuzione, schede e finestre del browser aperte contemporaneamente (fino a 50) e filmati in riproduzione su Netflix.
Nei momenti in cui abbiamo collegato il Galaxy Book 4 Edge ad altri dispositivi Samsung, come lo smartphone Galaxy S24 Ultra, il sistema operativo è stato sempre fluido e ha permesso senza incertezze l’apertura e l’esecuzione di app o di immagini sul telefono collegato.
Nota di merito per il display AMOLED 3K che può essere una valida alternativa alla tv, con una resa dei dettagli e dei colori davvero ottima. La qualità delle immagini trasmesse dalla webcam integrata nel notebook, invece, va sicuramente migliorata, ma è accettabile per videochiamate e meeting di lavoro (sono un po’ deludenti anche i filtri per il live feed della webcam proposti da Windows Studio Effects, ma qui Samsung è incolpevole).
Intelligenza artificiale
Il Galaxy Book 4 Edge può contare su diversi strumenti lanciati da Microsoft per i suoi Pc Copilot+. Quelli che abbiamo provato sono tutti gratuiti.
Per un’integrazione maggiore di Copilot nel pacchetto Microsoft 365 – per fare in modo cioè che l’IA dia una mano anche con la generazione di un testo su Word, per esempio, o con la scrittura di una mail – c’è bisogno invece di un abbonamento a Copilot Pro.
Copilot, lo ricordiamo, è uno strumento basato su intelligenza artificiale generativa capace di produrre testi, immagini e persino canzoni (attraverso plug-in come Suno) ispirandosi a ciò che ha “studiato”: una mole sconfinata di dati esistenti prodotti dagli esseri umani.
L’IA di Copilot si basa sui modelli di intelligenza artificiale sviluppati da OpenAI, l’azienda che ha creato ChatGpt in cui Microsoft ha investito finora 13 miliardi di dollari.
Vediamo più nel dettaglio come Microsoft ha integrato l’IA generativa nei suoi nuovi Pc Copilot+, esaminando gli strumenti free a disposizione di chi acquista un Galaxy Book 4 Edge.
Image Creator
Image Creator è una IA che genera immagini a partire da un semplice prompt, vale a dire da una descrizione testuale fornita dall’utente.
Per usare questa IA bisogna aprire la app “Foto” e cliccare, nel menu a sinistra, proprio su Image Creator. Sarà sufficiente scrivere nella barra dedicata al testo l’immagine che si intende creare, specificando come si farebbe con qualsiasi altro strumento dotato di IA generativa il contesto, lo stile che si vuole applicare e altre informazioni utili all’intelligenza artificiale per produrre un contenuto aderente a ciò che si ha in mente.
Poi si può scegliere il grado di creatività dell’IA, per avere immagini più basiche oppure più fantasiose. Abbiamo provato a chiedere “una nuvola sorridente, illustrazione per bambini, colori pastello” e in cambio abbiamo ricevuto addirittura venti immagini diverse tra cui scegliere (si possono ovviamente scaricare e salvare sul computer).
L’abbondanza, nel caso dell’IA generativa, non è mai un male perché non sempre la prima immagine generata da un’intelligenza artificiale è quella che incontra i gusti dell’utente, quindi è un vantaggio avere molte alternative perché tra queste c’è la possibilità di imbattersi nell’illustrazione più vicina all’idea originaria.
Scorrendo con il cursore verso il basso, inoltre, si innesca un altro round di generazione, che porta alla creazione di altre venti immagini. Alla fine ce n’è per tutti i gusti, insomma.
L’unica raccomandazione che possiamo fare è di immaginare oggetti e scene non troppo complesse, poiché Image Creator non garantisce il fotorealismo di strumenti come Midjourney.
Ogni immagine creata con Image Creator, quando viene salvata, incorpora dei metadati che segnalano, a chi vedrà o utilizzerà l’immagine in un secondo momento, che è stata creata con una intelligenza artificiale.
Cocreator
Cocreator interviene sulla generazione di immagini come assistente creativo che interpreta le istruzioni di testo dell’utente per modificare e migliorare i realizzati manualmente in Paint, la app arricchita da questa funzione.
Il processo è intuitivo: si disegna liberamente, poi si inserisce una descrizione nel box di Cocreator. Può essere qualcosa di semplice come un “paesaggio autunnale” o più elaborato come “un gatto che pilota un dirigibile”. L’intelligenza artificiale elabora la richiesta e applica il risultato al disegno esistente.
Gli utenti hanno a disposizione strumenti per perfezionare l’output, tra cui un cursore per dosare l’intensità dell’intervento dell’IA – proprio come in Image Creator – e opzioni stilistiche come “pixel art”, “acquerello” o “dipinto a olio”.
Sebbene Cocreator non sia una novità assoluta – era stato anticipato nel 2023 e testato dai Windows Insider – la sua integrazione ufficiale in Windows 11 è un passo significativo nell’evoluzione del disegno digitale assistito dall’IA.
Teleprompter
Tra gli aggiornamenti di Windows Studio Effects per i Pc Copilot+, spicca una funzionalità che è sicuramente d’aiuto per chi si trova a illustrare un lavoro le riunioni online o per chi deve registrare un contenuto complesso, per cui è necessario sbirciare ogni tanto gli appunti: il teleprompter integrato.
L’idea è semplice ma efficace: l’IA fa in modo che gli occhi di una persona mantengano il contatto visivo con la webcam anche se sta guardando un testo che si trova più in basso
Il teleprompter si basa sulla funzione “contatto visivo” già presente in realtà in Windows Studio Effects, ma raggiunge un livello superiore. Mentre prima questa tecnologia si limitava a correggere la direzione dello sguardo dell’utente, ora permette di ricostruire lo sguardo di una persona senza che gli interlocutori se ne accorgano.
Abbiamo provato questa tecnologia con risultati alterni: ha funzionato più o meno a dovere durante le videochiamate, non siamo invece riusciti a ottenere un effetto sorprendente sui video che abbiamo registrato con la app “Foto” del computer.
Sottotitoli in tempo reale
Questa funzione è tra le più interessanti che abbiamo provato sul nuovo Galaxy Book 4 Edge, in tema di intelligenza artificiale.
I “Live Captions” – ci si arriva cercando dal menu start “Sottotitoli in tempo reale” – sono sottotitoli generati dall’intelligenza artificiale, un po’ come avviene per alcuni video su YouTube, con la differenza che il testo che accompagna un monologo, un dialogo o un evento sportivo – sia video sia podcast – viene generato aprendo qualsiasi applicazione.
Questo vuol dire che i sottotitoli appaiono sia se l’utente sta guardando un evento in streaming, sia se apre un filmato con un qualsiasi player installato sul Galaxy Book 4 Edge.
I sottotitoli vengono generati anche quando il notebook è offline, e questo è un vantaggio enorme, ma per il momento si limitano alla lingua inglese: trascrivono quindi un contenuto in inglese e (volendo) traducono simultaneamente – sempre in inglese – fino a 44 lingue diverse.Abbiamo provato i sottotitoli durante una videochiamata
in cui il nostro interlocutore parlava in tedesco e il risultato è stato buono: nonostante qualche sbavatura, l’IA ci ha aiutato a comprendere il senso di ciò che abbiamo ascoltato in una lingua diversa dalla nostra, semplicemente leggendo la traduzione in tempo reale in inglese.
Ecosistema Samsung
Una delle cose che ci è piaciuta di più del nuovo Galaxy Book 4 Edge è stata la possibilità di utilizzare altri dispositivi Samsung, come il Galaxy S24 e il Tab S9, come estensioni dello schermo principale.
Questa sinergia tra dispositivi apre nuove frontiere di produttività, permettendo un flusso di lavoro fluido e ininterrotto. Il cursore infatti passa dal display dello smartphone a quello del notebook fino ad arrivare a quello del tablet. E i file, per esempio, si possono trascinare da un dispositivo all’altro comodamente.
Batteria
Samsung promette fino a 22 ore di autonomia della batteria. Nel nostro test di due settimane, siamo andati vicini a un massimo di sedici ore di utilizzo continuo, utilizzando soprattutto applicazioni che sfruttano l’IA, guardando film su Netflix e su YouTube e navigando in rete, e in generale effettuando un multitasking massiccio con più applicazioni aperte nello stesso momento.
Nella confezione del Galaxy Book 4 Edge c’è anche un caricabatterie che sfrutta la ricarica rapida: impiega circa 30 minuti per dare al notebook poco più del 40% di carica.
Prezzo
Il Galaxy Book 4 Edge che abbiamo provato, con display da 14 pollici, 16 GB di Ram e 512 GB di memoria, viene venduta da Samsung a 1.700 euro. Spendendo cento euro in più, si può acquistare la versione del notebook da 16 pollici con identica configurazione dell’hardware. Bisogna sborsare poco più di 2.000 euro invece, per il 16 pollici con 1 Terabyte di spazio di archiviazione.
Cosa ci è piaciuto
La cura del design, la solidità del dispositivo e il suo peso ridotto
Le tante porte di ingresso disponibili nonostante lo spessore esiguo del telaio
L’ottimo display su cui guardare film e serie tv
Alcuni strumenti dotati di IA (su tutti: i sottotitoli in tempo reale e la generazione di immagini, entrambi gratuiti per l’utente)
La possibilità di collegare altri (due) dispositivi Samsung per estendere lo schermo e per accedere ai contenuti e alle app di smartphone e tablet direttamente dal display del Galaxy Book 4 Edge
Cosa non ci è piaciuto
La posizione degli speaker – penalizza la resa dell’audio – e il volume a nostro avviso non sufficientemente potente
L’integrazione limitata di Copilot per chi non ha un abbonamento “Plus”
La funzione “Teleprompter”, che può essere molto utile ma che a volte è imprecisa
Il prezzo – di listino – più alto rispetto ad altri Pc Copilot+ (sempre con processore Qualcomm Snapdragon Elite X) sul mercato
Fonte : Repubblica