The Doors, Robby Krieger: “Tutti i chitarristi cercavano di imitarsi. Io ho sempre provato a non assomigliare a nessuno”

Nel mondo del rock, Jimi Hendrix è considerato il chitarrista più influente ed importante del mondo, l’innovatore visionario capace di portare il blues nei nuovi territori psichedelici, espandendo al massimo la tecnica e le possibilità elettriche dello strumento. Ma per molti musicisti della generazione che ha cambiato il mondo con il rock esiste un altro punto di riferimento, Mike Bloomfield. Cresciuto artisticamente nella scena blues di Chicago, nel 1965 Bloomfield suona nel pezzo che rivoluziona la musica del decennio, Like a Rolling Stone di Bob Dylan (“Il brano che ha aperto a calci le porte della mente della mia generazione” come ha detto Bruce Springsteen), suona con lui al festival di Newport in cui Dylan fa la sua celebre svolta elettrica e nell’album Highway 61 Revisited e ha un impatto fondamentale sulla musica di San Francisco e della California grazie ai concerti della sua band, la Paul Butterfield Blues Band, influenzando molti chitarristi.

Uno è Robby Krieger, giovane chitarrista di Los Angeles con una passione per il flamenco e per il sitar (che studia con Ravi Shankar alla Kinnara Music School di Los Angeles) e un talento per la tecnica fingerpicking. “Tutti cercavano di imitare Mike Bloomfield, io cercavo di essere un po’ differente” ha spiegato Robby Krieger che nel 1965 forma con Ray Manzarek, John Densmore e Jim Morrison una delle band più famose del mondo, i Doors, “Ecco perché ho iniziato a suonare la chitarra slide, e a fare qualsiasi cosa per allontanarmi il più possibile dal blues”.

Si dice che quando Jim Morrison sente Robby Krieger suonare con il bottleneck durante le prime prove dei Doors gli chiede di usare quella tecnica in tutte le canzoni del primo album della band. La slide di Robby Krieger diventa una specie di effetto sonoro, un suono intenso, toccante e profondo, intriso di malinconia e solennità blues, simile ad una voce umana usata in contrapposizione perfetta con i testi oscuri di Jim Morrison, impegnato nella sua missione di usare il rock come strumento poetico per esplorare il lato oscuro della realtà e scatenare una rivoluzione generazionale basata sul caos.   

Fonte : Virgin Radio