A settembre 2021 è stato approvato il progetto LIFE NEW4CARTRIDGES da parte del programma LIFE20 dell’Unione Europea con l’obiettivo di mettere in evidenza un approccio sostenibile ed economico sia per l’upcycling delle cartucce riutilizzabili esauste sia per il riciclo delle cartucce non più adatte al riutilizzo, perseguendo così una strategia zero sprechi.
LIFE NEW4CARTRIDGES è finanziato a settembre 2021 e durerà fino ad agosto 2024. Il Coordinatore del progetto è Eco Store, una PMI italiana specializzata nella vendita di materiali di consumo per stampanti con particolare attenzione ai prodotti rigenerati e compatibili, affiancata dal partner Berg Phi, azienda che offre un servizio di gestione e recupero dei consumabili di stampa esauriti delle Aziende e degli Enti pubblici.
Il mercato europeo delle cartucce d’inchiostro ha ad oggi un importante impatto ambientale: 370 milioni di unità vendute all’anno e tassi di riutilizzo di circa il 20%. Al giorno d’oggi, in media, quasi ogni persona che vive nell’UE acquista, utilizza e getta 1 cartuccia all’anno.
Ciò comporta diverse conseguenze per l’ambiente sia in termini di spreco di risorse naturali che potrebbero essere riutilizzate che in termini di inquinamento. Si pensi, infatti, al rilascio di sostanze chimiche provenienti dai residui di inchiostro presenti nelle cartucce o al rilascio di composti organici volatili (COV) e metalli pesanti che possono inquinare l’aria tramite incenerimento o contaminare il suolo e l’acqua quando le cartucce arrivano in discarica. Senza considerare che ogni nuovo ciclo di utilizzo della cartuccia è responsabile di circa 0,48 kg di CO2eq.: abbattere il numero di nuovi cicli equivarrebbe quindi a diminuire la minaccia di un potenziale effetto sul riscaldamento globale.
Nonostante l’elevato potenziale insito nel riutilizzo di cartucce, ci sono due principali ostacoli che LIFE NEW4CARTRIDGES mira a superare:
1. ad oggi le procedure di rigenerazione si basano in gran parte sulle competenze dell’operatore e non sono né avanzate né scalabili; inoltre includono una fase di pulizia che richiede molta acqua (70 ml / cartuccia), utilizza solventi chimici (2 ml / cartuccia) e spesso causa la dispersione incontrollata di residui di inchiostro nell’ambiente;
2. il mercato dei consumabili per stampanti è dominato dai produttori di apparecchiature originali (OEM). Sebbene da un punto di vista ambientale il riutilizzo sia fortemente auspicabile, gli OEM sembrano non considerarlo economicamente vantaggioso scoraggiando in diversi modi la rigenerazione delle cartucce: per esempio tramite l’utilizzo dei cosiddetti “killer chip” che rendono le cartucce inutilizzabili se “manomesse” e quindi di fatto non rigenerabili; oppure attraverso il loro schema di ritiro delle cartucce esaurite, che rimuove sostanzialmente gran parte delle cartucce dal flusso di rigenerazione.
Per promuovere l’adozione di un nuovo paradigma basato sul riutilizzo, sono necessarie tecniche di rigenerazione e modelli di business più efficienti e scalabili. Tre gli importanti obiettivi che i due partner di progetto si sono posti.
Il primo relativo al riutilizzo di ogni cartuccia fino a dieci volte, possibile grazie al processo di rigenerazione semi-automatizzato sviluppato dal coordinatore di progetto Eco Store.
Il secondo identificato nell’ottimizzazione del processo di pulizia delle cartucce volto all’eliminazione dei residui di inchiostro che non preveda l’uso di solventi chimici, che porti ad un risparmio del 99% del consumo di acqua e che possa portare ad un +20/25% della capacità di riempimento delle cartucce.
Il terzo relativo al riciclo di cartucce non più riutilizzabili per produrre materie prime seconde di alta qualità.
“Il progetto Life New4Cartridges fornirà -dice Alessandro Gerardi, Amministratore Unico di Eco Store Srl- la prova di un approccio sostenibile ed economicamente vantaggioso per ribaltare il paradigma adottato dagli OEM.”
“Grazie a questo progetto, -continua Alessandro Gerardi- la consapevolezza della società e dei consumatori potrebbe essere portata a un livello superiore e la discussione politica potrebbe essere focalizzata su un paradigma più sostenibile, cercando così di incoraggiare cambiamenti negli atteggiamenti dei consumatori, ispirare comportamenti più responsabili dal punto di vista ambientale e stimolare gli investimenti europei in tecnologie innovative eco-compatibili.”
Fonte : Today