Il sindacato di polizia: “Giorgia Meloni rispedisca Chico Forti negli Usa”

“Se risulteranno accertate le cose che leggiamo oggi dai media e oggetto di un’indagine della Procura di Verona su Chico Forti la premier Giorgia Meloni dovrebbe riaccompagnare l’illustre detenuto all’aeroporto più vicino perché venga rispedito negli Usa”. Sono le parole di Aldo Di Giacomo, segretario del sindacato polizia penitenziaria, a seguito delle presunte rivelazione di un detenuto del carcere di Montorio che avrebbe riferito che Forti gli avrebbe chiesto di contattare qualche ‘ndranghetista per mettere a tacere Marco Travaglio, Selvaggia Lucarelli e una terza persona. Sull’accaduto la Procura di Verona ha aperto un’indagine senza indagati né ipotesi di reato.

“Su Forti c’è una sentenza di condanna che va rispettata”

“Sulla vicenda Forti – Di Giacomo – ho detto quello che pensavo dal primo momento, parlando di giustizia italiana a due pesi e due misure e di ingiustificato trattamento preferenziale e di riguardo. C’è poco da dividersi tra innocentisti e colpevolisti come è avvenuto nel Paese: per Forti c’è una sentenza di condanna emessa da un organo giudiziario di un Paese occidentale e democratico che va rispettata e quindi la pena va espiata come accade per tutte le persone condannate dai tribunali italiani”.

“Mettete a tacere Travaglio e Selvaggia Lucarelli”. Le nuove accuse contro Chico Forti

“La campagna degli innocentisti – continua il sindacalista – ha avuto l’effetto di provocare molte reazioni nella popolazione carceraria che non accettano l’accoglienza da star e i privilegi concessi a Forti, acuendo una situazione di tensione già altissima come riprovano tentativi di fuga, rivolte, aggressioni agli agenti penitenziari. Per quanto ci riguarda come sindacato del personale penitenziario che vive sulla propria pelle le troppe contraddizioni del nostro sistema giudiziario e penitenziario chiediamo solo il rispetto dei detenuti senza distinzione e discriminazione e di conseguenza dei servitori dello Stato”.

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“Ed è il caso di mettere fine alla campagna in corso per far rientrare tutti i detenuti italiani nelle carceri di Paesi esteri – spiega ancora Aldo Di Giacomo – che sono 2.058 secondo l’Annuario statistico del Ministero degli Esteri. Se rientrassero tutti farebbero collassare le nostre carceri già con un sovraffollamento vicino al 130per cento della capienza. Per questo riteniamo che la questione vada affrontata con la serietà dovuta in un Tavolo interministeriale (Giustizia-Esteri-Interni) e coinvolgendo il sindacato di polizia penitenziario che da tempo chiede l’ampliamento degli organici tenuto conto che le nuove unità di assunzioni annunciate dal Ministero non coprirà nemmeno il numero del personale in pensionamento e che ogni rientro rappresenta di fatto un maggiore carico di lavoro”.

Il Garante dei detenuti avvia accertamenti. Bonelli (Avs): “L’immoralità politica di Meloni non ha limiti”

Sulla vicenda, il Garante nazionale dei detenuti ha avviato accertamenti “nei limiti delle informazioni dovute al segreto istruttorio”. E non mancano le reazioni politiche. “Oggi apprendiamo che Chico Forti avrebbe chiesto l’aiuto di ndranghetisti per mettere a tacere il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio e la giornalista Selvaggia Lucarelli, ai quali va la nostra solidarietà. In attesa degli sviluppi dell’inchiesta dell’autorità giudiziaria chiedo alla premier che ha accolto Chico Forti come un capo di Stato, che cosa ha da dire a tal proposito, considerato che è impegnata ad attaccare Ilaria Salis la cui condanna è identica a quella del suo vicepremier Salvini, vale a dire resistenza a pubblico ufficiale”. Così in una nota il deputato di Avs, Angelo Bonelli. “Il comportamento della Meloni – continua Bonelli – è politicamente immorale, ed è quella di chi oggi è abituata ad alterare la realtà grazie al ruolo dei media vicini a lei, quei media che sono riusciti a trasformare i fischi rivolti al ministro Sangiuliano in applausi. L’immoralità politica della Meloni non ha limiti”.

Verini (Pd): “Presenteremo interrogazione al ministro Nordio”

E il Partito Democratico annuncia un’interrogazione parlamentare per far luce sull’accaduto: “La notizia che il detenuto nel carcere di Verona Chico Forti, recentemente trasferito in Italia dagli Stati Uniti, si sarebbe rivolto, con contatti nello stesso carcere, a esponenti della ‘Ndrangheta per mettere a tacere i giornalisti Selvaggia Lucarelli, Marco Travaglio e una ‘terza persona’ in cambio di aiuti futuri una volta riacquistata la libertà, è drammatica e inquietante”. Lo dice Walter Verini, capogruppo del Partito Democratico in commissione Antimafia, che aggiunge: “L’indagine aperta dalla Procura farà luce sui fatti. Intanto chiederemo a Nordio di rispondere urgentemente a una interrogazione che presenteremo in Senato. E ci aspettiamo che anche la Presidente Meloni, che andò ad accogliere Forti all’aeroporto, pronunci parole chiare su questa bruttissima vicenda”.

Fonte : Today