Donatella di Pietrantonio ha vinto il Premio Strega 2024

Le previsioni, alla fine, sono state rispettate: è Donatella Di Pietrantonio con L’età fragile (Einaudi) ad aggiudicarsi il Premio Strega 2024. La scrittrice abruzzese si è imposta con 189 voti, seguita da Invernale (La Nave di Teseo) di Dario Voltolini con 142 preferenze e, al terzo posto, Chi dice e chi tace (Sellerio) di Chiara Valerio (138).

Una classifica spaccata, quella finale, che vede gli ultimi tre scrittori in gara molto distanti, quanto a preferenze, dal podio. Il quarto posto è andato ad Aggiustare l’universo (Mondadori) di Raffaella Romagnolo (83), seguita da Romanzo senza umani (Feltrinelli) di Paolo Di Paolo (66). Fanalino di coda con sole 25 preferenze Autobiogrammatica(minimum fax) di Tommaso Giartosio.

“Prometto che userò la mia voce scritta e orale in difesa di diritti per cui la mia generazione di donne ha molto lottato e che oggi non sono più scontati”, ha detto commossa la vincitrice, già in cinquina nel 2021 con il suo romanzo Borgo sud, e precedentemente vincitrice del Premio Campiello nel 2017 con L’arminuta, romanzo che l’ha resa celebre al pubblico.

Premio Strega 2024, la classifica finale

A condurre la serata, trasmessa in diretta su Rai 3 a partire dalle 23, la coppia formata da Geppi Cucciari – alla sua quarta conduzione consecutiva –  e Pino Strabioli, già al timone della finalissima in due occasioni, nel 2016 e nel 2019. Tra gli assenti alla cerimonia, meno partecipata rispetto alle precedenti edizioni (circa 300 meno i presenti rispetto allo scorso anno), il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, protagonista di una figuraccia nel 2023, quando rispose alla conduttrice che avrebbe “provato a leggere i libri”, dopo averli votati in qualità di giurato.

Il romanzo vincitore: la trama

Amanda prende per un soffio uno degli ultimi treni e torna a casa, in quel paese vicino a Pescara da cui era scappata di corsa. A sua madre basta uno sguardo per capire che qualcosa in lei si è spento: i primi tempi a Milano aveva le luci della città negli occhi, ora sembra che desideri soltanto scomparire, si chiude in camera e non parla quasi. Lucia vorrebbe tenerla al riparo da tutto, anche a costo di soffocarla, ma c’è un segreto che non può nasconderle.

Qual è il miglior romanzo candidato al Premio Strega (secondo me)

Sotto il Dente del Lupo, su un terreno che appartiene alla loro famiglia e adesso fa gola agli speculatori edilizi, si vedono ancora i resti di un campeggio dove tanti anni prima è successo un fatto terribile. A volte il tempo decide di tornare indietro: sotto a quella montagna che Lucia ha sempre cercato di dimenticare, tra i pascoli e i boschi della sua età fragile, tutti i fili si tendono. Stretta fra il vecchio padre cosí radicato nella terra e questa figlia piú cocciuta di lui, Lucia capisce che c’è una forza che la attraversa. Forse la nostra unica eredità sono le ferite. Con la sua scrittura scabra, vibratile e profonda, capace di farci sentire il peso di un’occhiata e il suono di una domanda senza risposta, Donatella Di Pietrantonio tocca in questo romanzo una tensione tutta nuova.

Fonte : Today