AGI – Lo Stromboli e l’Etna sono in piena e violenta attività. Dal vulcano eoliano nel pomeriggio di oggi si è sprigionato un flusso piroclastico che si è rapidamente sviluppato lungo la Sciara del fuoco raggiungendo la linea di costa e propagandosi in mare per diverse centinaia di metri. Inoltre, spiega l’Ingv di Catania, il flusso lavico prodotto dalla bocca posta a quota 700 metri e che si propaga lungo la Sciara del Fuoco ha raggiunto la linea di costa intorno alle 17.30. Il flusso lavico è tuttora ben alimentato. Dalla Sciara del Fuoco si solleva una colonna di cenere che raggiunge l’altezza di circa 2000 metri. Alle ore 16:17 si è osservato un repentino e vistoso incremento dell’ampiezza del segnale sismico che si è portata su un livello molto alto su cui attualmente permane.
L’analisi dei dati di deformazione del suolo mostra leggere deformazioni e spostamenti delle stazioni monitoraggio sismico, ma questi spostamenti devono pero’ essere confermati da analisi successive, potendo essere affetti da errori dovuti alla elevata quantità di cenere in atmosfera che disturba il segnale.
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Il vulcano più alto d’Europa, a sua volta, che nelle scorse settimane aveva visto il cratere centrale, detto “Voragine”, dare spettacolo con fontane di fuoco intense ma innocue, ha modificato il ‘comportamento’ di questo stesso cratere nel corso della notte e in queste ore dà vita a un’attività parossistica. “L’attività stromboliana al cratere Voragine – spiegano i vulcanologi – è evoluta a fontana di lava e produce una colonna che raggiunge l’altezza di circa 4500 metri e si propaga in direzione Sud est”, con “ricaduta di cenere su diversi abitati dell’area sud orientale etnea e fino a Catania”.
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L’ampiezza media del tremore, dopo avere raggiunto il valore massimo intorno alle 16.30, ha subito un repentino decremento fino a raggiungere l’intervallo dei valori medi. Intorno alle 17 una nuova fase di rapido incremento ha riportato l’ampiezza su valori elevati, dove tuttora permane con valori molto alti. Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico continua ad essere localizzato poco a est del cratere Voragine a una elevazione di circa 2900 metri sul livello del mare.
Anche gli eventi infrasonici hanno visto un rapido decremento della frequenza di accadimento fino alla loro scomparsa tra 16:45 e le 17:25. Successivamente, si è osservata una ripresa dell’attività caratterizzata da eventi e tremore infrasonico. Questi sono localizzati al cratere Voragine e l’ampiezza degli eventi è alta. L’analisi dei dati delle deformazione del suolo evidenziano un pattern complesso e ancora in rapida evoluzione”. Il cratere Voragine si trova sull’area Sommitale del vulcano, insieme ad altri tre crateri: Bocca Nuova, cratere di Nord Est e cratere di Sud Est: è quest’ultimo a far raggiungere l’Etna i 3351 metri.
Fonte : Agi