Il suo nome, finito nell’elenco degli svincolati, stuzzica la fantasia di diverse squadre. Difficile immaginare un Sergi Roberto distante da quella che è sempre stata la sua casa, cioè Barcellona. Arrivato nel vivaio blaugrana a quattordici anni – del Gimnàstic di Tarragona – ha legato a doppio filo la sua carriera al Barça, con cui ha collezionato oltre 100 caps con la formazione giovanile e ben 373 presenze con la prima squadra, dove ha esordito poco più che diciottenne a novembre del 2010 nella partita di Coppa del Re contro il Ceuta. Una lunga storia d’amore che, bene precisarlo, potrebbe anche non essere giunta al capolinea, in considerazione del fatto che la dirigenza del club catalano avrebbe già sottoposto al giocatore una proposta di rinnovo (con cifre diverse rispetto a quella, ad esempio, del 2018 che prevedeva anche una clausola rescissoria di 500 milioni di euro), sebbene l’accordo tra le parti precedentemente stipulato sia arrivato a naturale scadenza.
Ma, stando a quanto riportato da alcune testate spagnole, pensare ad un Sergi Roberto con le valigie in mano è tutt’altro che un’eventualità remota. Distante dalla Liga, secondo alcuni, forse perché il cuore batte ancora per quella che è stata la sua unica società o forse perché a 32 anni – compiuti lo scorso febbraio – potrebbe anche sopraggiungere la voglia di calcare un palcoscenico diverso. Da qui, l’interessamento di alcune dirigenze italiane: c’è la Roma, ma anche Inter e Juventus lo avrebbero individuato come pedina ideale per rinforzare il reparto mediano. Concedendogli quel minutaggio che quest’anno è stato un po’ risicato (appena 1313 i minuti giocati nelle varie competizioni), complici anche due problemi di carattere muscolare che lo hanno fermato tra ottobre e novembre 2023 e poi per quasi tutto il mese di febbraio.
In Italia si riflette accuratamente su quello che potrebbe essere un ottimo colpo. Per vari motivi, che vanno dalla grande esperienza internazionale del giocatore – il quale da protagonista ha fatto incetta di trofei con il Barça – alla duttilità che lo ha portato ad essere impiegato indifferentemente come centrale di centrocampo e come terzino destro, sfruttando rapidità e forza fisica ma anche intelligenza sotto l’aspetto tattico. Il pallino sembra sia ancora nelle mani dei blaugrana, ma Roma, Inter e Juventus restano alla finestra: nel corposo elenco dei parametri zero, uno come Sergi Roberto non pare proprio destinato a restare a lungo.
Fonte : Today