Con le urne aperte nel Regno Unito, i britannici sono chiamati a scegliere chi sarà il prossimo premier. Ma c’è chi preferisce non recarsi al seggio per esprimere la propria preferenza: i membri della Royal Family. Certamente i reali possono votare, ma “scelgono di astenersi dal voto”. Non si tratta di disinteresse, anzi. È una scelta dettata proprio dal ruolo dei sovrani. Re Carlo III, in qualità di capo di Stato, deve mantenere una posizione “super partes” sulla politica. “Qualsiasi altra cosa violerebbe la necessità, prevista dalla nostra costituzione non scritta, che la monarchia sia al di sopra della politica di partito”, ha spiegato il ‘royal commentator’ del Washington Post, Richard Fitzwilliams.
Parole condivise in toto da Robert Hazell, professore in materia di governo e costituzione all’University College di Londra: “Per convenzione” i membri principali della famiglia reale, incluso il monarca, “non votano per preservare la neutralità politica della famiglia reale”.
Jeff King, professore di legge all’University College di Londra, evidenzia che “le regole relative al potere di voto dei membri della famiglia reale sono dettate dalla convenzione costituzionale e non dalla legge statutaria”. Nell’ordinamento britannico, “le convenzioni sono ‘vincolanti’ in un senso rilevante, anche se hanno carattere politico e non legale. Alcune convenzioni sono state sottoposte a tensioni negli ultimi anni, ma la convenzione secondo cui il monarca di non votare è una regola chiara”.
E questo perché il rapporto che il re o la regina instaura con il premier britannico è particolare. Il sovrano tiene un incontro settimanale con il primo ministro per parlare di questioni governative e la discussione “è del tutto privata”, come si legge sul sito web reale, ed è da tempo oggetto di speculazioni da parte degli storici.
Fonte : Today