House of the Dragon, la spiegazione delle uova di drago comparse nel terzo episodio

ATTENZIONE: spoiler sul terzo episodio della seconda stagione di House of the Dragon

La seconda stagione di House of the Dragon entra sempre più nel vivo e finalmente gli avvenimenti non sono si fanno più concitati, ma crescono anche le connessioni con la serie principale, Game of Thrones, di cui è prequel. Ciò è stato particolarmente evidente nell’ultimo episodio andato in onda anche da noi su Sky e Now. Nella puntata intitola The Burning Mill (tradotto in italiano come Il mulino in fiamma), c’è stato un easter egg particolarmente importante per le sorti dell’intera saga. E diciamo easter egg non a caso, per una volta.

All’incirca a metà di questo terzo episodio della seconda stagione, Rhaenyra invia la propria figliastra Rhaena nella valle di Arryn assieme ai figli Aegon e Viserys (e i due cuccioli di drago Tyraxes e Stormcloud), per ottenere l’intercessione di Lady Jeyne e salpare da lì poi verso Pentos, città oltre il mare nel continente orientale di Essos. Veniamo sapere che, prima di partire, a Rhaena viene affidato un carico molto importante, quello che viene definito “la speranza per il nostro futuro”, ovvero quattro uova di drago (una dorata, una verde, un’altra rosso scuro e la quarta azzurra). I fan più attenti hanno subito drizzato le antenne.

Come si può ricordare, Pentos è la stessa città in cui si trovava Daenerys Targaryen all’inizio di Game of Thrones, proprio il luogo in cui, alla vigilia delle sue nozze con Khal Drogo (Jason Momoa), riceve un fatidico regalo di nozze: tre uova di drago. E di che colore erano quelle uova da cui poi si sarebbero dischiusi Drogon, Rhaegal e Viserion? Erano dorata, verde e rosso scuro, appunto. Da subito dunque si è sviluppata l’ipotesi che quelle portate da Rhaena a Essos fossero proprio le uova poi arrivate fino a Daenerys trecento anni dopo. La conferma non ci ha messo molto ad arrivare: “Quelle sono le uova di Daenerys”, ha dichiarato a Mashable la regista dell’episodio Geeta Vasant Patel: “Tutti noi che lavoriamo alla serie siamo grandi fan di Game of Thrones quindi è stato emozionante girare quella scena“.

Questa conferma implica almeno due cose: che una delle quattro uova avrà sicuramente un destino diverso, che forse sarà spiegato proprio in House of the Dragon (perché introdurne quattro e non tre, altrimenti?); e che la serie ha compiuto una deviazione molto netta dai romanzi di George R.R. Martin, da cui tutta questa saga è ispirata. Nei libri, infatti, è detto chiaramente che le uova ricevute da Daenerys erano state rubate da Roccia del Drago da una certa Elissa Farman, nobile marinaia e amante della principessa Rhaena Targaryen (un’altra Rhaena, giusto per complicare le cose!), e portate poi a Bravoos prima di essere vendute; ma questo accadeva in un’epoca precedente, cioè durante il regno di Jaehaerys I (nonno della nostra Rhaenyra). In Fuoco e fiamme (da cui questa serie è ispirata direttamente), è vero che Rhaena porta via con sé alcune uova, ma sappiamo che da queste nasce per esempio Morning, il suo drago. Quale sarà il destino effettivo di queste uova? Lo sapremo, probabilmente, nei prossimi episodi.

Fonte : Wired