Con un voto improvviso, e a sorpresa, il Comitato etico ha votato la fine del mandato di Hasyim Asy’ari accusato di aver molestato una donna (indonesiana) operativa all’Aja. A suo carico sono emersi numerosi e gravi elementi di natura etica. Con una decisione controversa, alle ultime elezioni aveva autorizzato la corsa del figlio del presidente uscente forzando i limiti di età.
Jakarta (AsiaNews) – Con una decisione improvvisa, e giunta a sorpresa legata a uno scandalo sessuale, il Comitato etico del Consiglio della Commissione elettorale indonesiana (Fkpp) ha votato ieri la cacciata con effetto immediato del capo della Commissione elettorale (Kpu) Hasyim Asy’ari. Egli dovrà rinunciare al doppio ruolo di presidente e di membro di commissione di un organismo che è fonte di grande prestigio e potere, finito al centro delle polemiche nelle ultime elezioni per aver “autorizzato” la controversa candidatura del figlio de presidente uscente Joko Widodo, Gibran Rakabuming, spianata da una norma votata “ad hoc” per superare l’ostacolo dei limiti di età.
La decisione è stata presa dal DKPP a seguito di una serie di protocolli interni di verifica. In base ai risultati dell’inchiesta, Asy’ari avrebbe commesso molestie sessuali nei confronti di una donna indonesiana che lavora all’Aja e ha contribuito sul campo al regolare svolgimento delle operazioni di voto all’estero per gli espatriati in Olanda e in Europa nello scorso febbraio.
Nei confronti dell’ormai ex capo della potente commissione sono emersi numerosi e gravi problemi di natura etica, contenuti all’interno del fascicolo n. 90/PKE-DKPP/V/2024. Egli dovrà dunque rispondere di “molestie sessuali nei confronti di una volontaria elettorale olandese”.
Intervenendo sulla questione il capo della sezione etica del dipartimento di Giustizia Heddy Lugito ha spiegato di aver “concordato all’unanimità di accogliere la richiesta della denunciante e di sollevare [dall’incarico] l’imputato per i suoi comportamenti scorretti”. Seguendo in diretta streaming il dibattimento dalla sede del Kpu nel centro di Jakarta lo stesso Asy’ari si è detto “sollevato” dopo la lettura del verdetto della Dkkp, perché “sarò libero da lavori seri e cruciali per questa nazione”.
Analisti ed esperti sottolineano che la decisione del Dkpp di licenziare As’yari dovrebbe ottenere una rapida risposta da parte dell’amministrazione indonesiana, in particolare dal presidente Joko Widodo, dal governo e dal Parlamento (Dpr Ri). Ciascuna autorità sarà ora chiamata a individuare un nuovo nominativo idoneo al ruolo e che dovrà sostituire il delicato ruolo rimasto vacante.
Si tratta di una questione urgente e cruciale, perché l’Indonesia si appresta a svolgere le sue seconde elezioni generali a livello nazionale per eleggere i governatori provinciali, i capi distretto e i sindaci delle città il prossimo 27 novembre 2024. Le elezioni generali – della durata di un giorno – serviranno per individuare i governatori, i capi distretto e i sindaci coinvolgeranno 37 province e 508 distretti/città dell’arcipelago indonesiano. Il presidente Joko Widodo terminerà il suo secondo mandato presidenziale il 20 ottobre prossimo. Entro i prossimi due giorni, il capo dello Stato – che ha beneficiato del ruolo e delle decisioni dell’ex capo commissione – dovrebbe rilasciare una lettera ufficiale per legalizzare il licenziamento di As’yari.
Fonte : Asia