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Jannik Sinner ha dovuto alzare e non di poco il suo livello per piegare la grandissima resistenza di Matteo Berrettini nel match di secondo turno del torneo di Wimbledon.
Jannik Sinner ha vinto una partita meravigliosa contro un grandissimo Matteo Berrettini. Era una partita attesa da tutti ed è stata splendida, Sinner ha dovuto tirare fuori tutte le frecce del suo arco per battere l’amico e connazionale, che ha piegato vincendo tre tie-break. Dopo l’incontro nell’intervista in campo Jannik ha fatto capire tra gesti, parole ed espressioni quanto temesse il match con Berrettini. E un sospiro fatto mentre la giornalista Lee McKenzie le faceva le domande rende bene l’idea e rappresenta a pieno quel gesto liberatorio.
Sinner-Berrettini è la partita più bella del 2024
Trovare Berrettini nei primi turni era l’incubo di tutti i big, è capitato proprio a Sinner che ha dovuto affrontare l’amico sul centrale di Wimbledon. I due hanno dato vita a un incontro di rara bellezza. Quattro set e quasi quattro ore magnifici con un Berrettini che può avere molti rimpianti, a partire dal sorteggio. Sinner ha alzato il livello quando doveva e ha vinto per questo tre tie-break. Ora sfiderà il serbo Kecmanovic.
Le parole di Sinner e il gesto liberatorio
Terminato l’incontro sono arrivati enormi applausi per lo sconfitto (Berrettini) e poi per il vincitore (Sinner) che è stato intervistato a bordo campo. Parole canoniche le sue ha ringraziato il pubblico e ha elogiato Berrettini, dicendo che sapeva bene di dover dare più del massimo per superare l’ostacolo: “Innanzitutto, voglio dire che noi siamo molto amici. È difficile affrontarsi sempre, per di più, qui in un torneo così importante. Una partita di altissimo livello, ho avuto anche un po’ di fortuna in questi tre tie-break. Ringrazio tutto il pubblico per il sostegno”.
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Poi ha aggiunto: “Sapevo che dovevo alzare il mio livello con lui. Matteo è uno specialista dell’erba, sono felicissimo di come ho gestito le situazioni e posso essere soddisfatto. Spero di vedervi nei prossimi turni. Grazie e buonanotte”.
Rispondendo alle garbate domande della giornalista Lee McKenzie si è visto un sospiro liberatorio da parte di Sinner, che evidentemente sentiva il peso delle responsabilità per questa partita, non facile giocare da numero 1, e probabilmente temeva anche tanto Berrettini, che conosce bene e sa quanto è forte. Durante l’intervista quel sospiro liberatorio si è visto bene nella sua forma. Nel tennis anche i grandi campioni temono di perdere al secondo turno di uno Slam, per di più se l’avversario è di altissimo livello.
Fonte : Fanpage