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La Napoli Servizi diventerà una Global Service. La gestione delle case popolati passerà ad una nuova società.
In arrivo un concorso in Napoli Servizi per assumere bidelli, operai e addetti delle pulizie. Ad anticiparlo è l’assessore al Bilancio, Pier Paolo Baretta, intervenuto nel corso delle riunioni delle commissioni Bilancio e Patrimonio e Urbanistica e Politiche per la casa, presiedute rispettivamente da Walter Savarese d’Atri e Massimo Pepe. “Dal punto di vista del personale – ha spiegato Baretta – va considerata l’età media elevata e, in un’ottica di riorganizzazione, la necessità di far fronte ai pensionamenti previsti definendo un piano di assunzioni”.
Si lavora al nuovo piano industriale
Al momento, a quanto apprende Fanpage.it, non è stato ancora definito il numero delle possibili assunzioni, né quali potrebbero essere i profili ricercati. Si sta, infatti, lavorando al piano di fabbisogno del personale. Le carenze di organico, però, considerati anche i prossimi pensionamenti potrebbero essere proprio nei settori degli operai, anche qualificati, dei bidelli e degli addetti alle pulizie, per i quali potrebbe essere richiesta la sola licenza di scuola secondaria inferiore (ex scuola media).
Presenti all’incontro di oggi anche i vertici della Napoli Servizi, il direttore generale Ciro Turiello e l’amministratore unico Daniele D’Ambrosio e una rappresentanza di lavoratori per discutere del futuro assetto della società. Si è discusso dello stato dell’arte della Napoli Servizi, società multi-service del Comune di Napoli. La convenzione con il Comune, infatti, scade il 31 dicembre prossimo.
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Le case popolari gestite da una NewCo, Napoli Servizi sarà Global Service
Napoli Servizi sarà oggetto di riorganizzazione. Gli immobili a reddito, come le case popolari Erp e il patrimonio indisponibile, passeranno ad un’altra società, una NewCo. Mentre la Napoli Servizi sarò riorganizzata sul modello del globale service “per la gestione totale degli immobili comunali, degli impianti sportivi, delle scuole, dei cimiteri e delle aree mercatali”.
“La riorganizzazione – ha detto Baretta – passerà anche dalla obbligatoria riorganizzazione degli uffici comunali, per evitare sdoppiamenti di competenze per le attività che saranno affidate alla società. Questa scelta porterà ad una doppia valorizzazione, del patrimonio e della società”.
I tempi per la riorganizzazione della partecipata
I tempi, ha spiegato Baretta, “sono stretti, perché la riorganizzazione va completata entro l’anno, anche ridefinendo il contratto con la società che scade a fine anno e che dovrà tenere conto di queste nuove scelte. L’impianto che si andrà a costruire sarà ovviamente di respiro pluriennale e sarà garantita la continuità delle attività”.
Fonte : Fanpage