Anche TikTok si unisce alla corsa all’intelligenza artificiale. Secondo quanto riportato da Semafor, il social cinese sta lavorando a un chatbot AI di nome Genie, che “simulerà conversazioni, faciliterà l’interazione e la comunicazione tra esseri umani e AI, e produrrà discorsi e testi simili a quelli umani”. Più che un vero e proprio chatbot, quindi, TikTok sta cercando di lavorare a un hub per le sue funzionalità AI, collegando così gli utenti ai diversi elementi dell’app. D’altronde, la compagnia ha lanciato uno strumento di intelligenza artificiale già dal 2023: nelle Filippine, infatti, è disponibile Tako, un tool in grado di “suggerire video in base alle richieste degli utenti”.
Il chatbot di prossima generazione di TikTok, quindi, dovrebbe essere qualcosa di più complesso e strutturato: uno strumento in grado di integrare più opzioni AI in un unico flusso, tra cui anche la funzione di ricerca generativa di Douyin, che consente agli utenti di ottimizzare la ricerca sia dentro sia fuori l’app. A questa si aggiungerebbe anche l’opzione di TikTok che consente ai creator di costruire la propria versione virtuale per trasmettere in live all’interno dell’app e, stando a quanto anticipato da Semafor, anche la funzione StreamVoice, in grado di simulare la voce di una persona a partire da un prompt di testo di poche parole.
Nel complesso, quindi, sembrerebbe che la piattaforma cinese voglia mettere a punto uno strumento in grado di semplificare per gli utenti l’accesso alle sue diverse funzionalità AI, piuttosto che un chatbot che sappia rispondere alle loro domande. Un tool che TikTok vuole lanciare negli Stati Uniti in un momento alquanto controverso per l’app, che “si trova ad affrontare la prospettiva di un disinvestimento dalla sua casa madre o di un divieto all’inizio del 2025, dopo che l’amministrazione Biden ha stabilito che la proprietà cinese dell’azienda può rappresentare un rischio per la sicurezza nazionale”. Quale sarà il futuro di Genie, quindi, non è chiaro. Ma una cosa è certa: TikTok non vuole rinunciare alle potenzialità dell’AI.
Fonte : Wired