L’accusa delle ong : “Migranti e senza tetto sfrattati da Parigi in vista delle Olimpiadi”

Le autorità francesi sono impegnate in un’operazione di “pulizia sociale” in vista dei Giochi Olimpici di Parigi. Questa l’accusa lanciata dagli attivisti per i diritti umani che lamentano una politica del governo francese mirata ad allontanare sia senzatetto che migranti dalla città. Le autorità negano le accuse, ma il portale France24 ha verificato le prove presentate da diverse organizzazioni no-profit che hanno documentato i metodi utilizzati per “gestire” le persone più vulnerabili nella regione di Parigi. L’operazione andrebbe avanti da mesi, per “liberare” con largo anticipo l’area interessata dalle Olimpiadi che inaugureranno il prossimo 26 luglio e andranno avanti fino all’11 agosto. 

Operazioni di sfratto pre-Olimpico

Le prime operazioni risalirebbero ad aprile, appena dopo l’accensione della fiaccola olimpica in Grecia, quando centinaia di migranti sono stati spostati dal più grande squat francese a Vitry-sur-Seine, a sud di Parigi, costretti a salire su autobus che li hanno portati in altre parti della Francia. Un altro “sfratto” di 400 persone circa era già avvenuto ad aprile 2023, con l’allontanamento da uno squat situato vicino al Villaggio Olimpico sull’Île-Saint-Denis, nella periferia nord della capitale. Altre duecento persone erano state allontanate a luglio 2023 da uno squat a Thiais, a sud di Parigi.

Queste operazioni hanno indotto oltre 80 organizzazioni no-profit, impegnate a lavorare con migranti e senzatetto, ad unire le forze per formare un gruppo noto come Le Revers de la médaille (“L’altro lato della medaglia”) con l’obiettivo di denunciare la “pulizia sociale”, come l’hanno definita, in atto nelle strade di Parigi in vista delle Olimpiadi. Tra queste anche l’ong Médecins du Monde. “Le operazioni di sfratto non sono una novità, non sono state create pensando ai Giochi olimpici”, ha riferito a France 24 un portavoce dell’organizzazione, “ma ciò che è cambiato con l’avvicinarsi dei Giochi è la frequenza con cui i siti occupati vengono sgomberati e l’invio sistematico di coloro che sono stati rimossi in un’altra regione francese”. 

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Espulsioni da Parigi triplicate

Da un rapporto pubblicato il 5 giugno di quest’anno emergono i dati di queste azioni di “dispersione e allontanamento”, acceleratesi in vista dei Giochi. In tre anni nella sola regione di Parigi gli ordini emessi dalle autorità municipali e prefettizie che consentono l’espulsione forzata degli abusivi sono più che triplicati. Dalle 15 espulsioni avvenute a cavallo tra la primavera del 2021 e il 2022, si è passati a quasi 50 nel periodo tra il 1° maggio 2023 e il 30 aprile di quest’anno, raccontano i dati dell’Observatoire des expulsions de lieux de vie informels (Osservatorio degli sfratti dagli insediamenti informali). In base al rapporto, i gruppi presi di mira dalle autorità sono diversi: senzatetto, migranti, rom, prostitute e tossicodipendenti. L’obiettivo è quello di creare “una città da cartolina”, e per farlo sono state rese “invisibili” le persone emarginate che non corrispondono a quell’immagine ideale, hanno denunciato gli attivisti di Revers de la médaille. 

La risposta delle autorità

La ministra dello Sport francese Amélie Oudéa-Castéra ha negato la connessione tra i Giochi e le operazioni di allontanamento. I dati diffusi dalle organizzazioni no profit smentiscono però la ministra. Ad aprile di quest’anno il relatore speciale delle Nazioni Unite sul diritto all’alloggio, Balakrishnan Rajagopal, ha invitato la Francia ad affrontare la difficile situazione dei “gruppi emarginati”. Sui social si è espresso così: “Gli sfratti per abbellire Parigi prima delle Olimpiadi sono simili a ciò che la Cina, l’India o molti altri hanno fatto prima di altri mega-eventi. Come giustifica questo la Francia?”. Agli sfratti corrispondono in diversi casi dei trasferimenti in apposite strutture note come “centri di accoglienza temporanei regionali”. La procedura non copre però tutte le situazioni. Secondo le associazioni, solo 3.958 delle circa 6.000 persone spostate sono state trasferite nei centri di accoglienza temporanei regionali. 

La situazione prima delle Olimpiadi è stata resa più complicata dalla decisione di alcuni hotel che ospitavano senzatetto di affittare ai turisti le camere, andando a ridurre così le strutture utilizzabili. La prefettura di polizia di Parigi fa rientrare queste operazioni nell’ambito della sicurezza. L’ente pubblico ha sostenuto che essendo “responsabile della prevenzione delle aggressioni alle persone e alle proprietà attua misure di sfratto appropriate, necessarie e proporzionate per mantenere l’ordine pubblico, la salute e la sicurezza nell’area urbana”.

Fonte : Today