Alberi, anche loro possono inquinare l’aria se troppo stressati dal caldo

Le temperature in continuo aumento non hanno un impatto negativo solo sugli animali (esseri umani compresi) ma anche su alberi e piante, che nei giorni più caldi tendono a liberare una maggiore quantità di sostanze potenzialmente tossiche. Un gruppo di ricercatori della University of California di Berkley (Stati Uniti) e di altre università e istituti di ricerca ha infatti scoperto che nei giorni più caldi, a Los Angeles, circa il 60% di un certo tipo di inquinanti dell’aria si forma a partire da reazioni che coinvolgono i cosiddetti composti organici volatili (Volatile Organic Compounds, Vocs) rilasciati dalle piante. I Vocs possono essere rilasciati anche da vernici, detergenti o altre sostanze chimiche e possono avere effetti nocivi (sia diretti che indiretti) sulla salute. Le piante li producono a cose normali per “comunicare” con l’ambiente circostante, ma la siccità e le temperature molto elevate possono indurne un rilascio più elevato. I risultati dello studio sono stati pubblicati su Science.

Che cosa sono i Vocs

Ma che cosa sono esattamente i composti organici volatili? Si tratta di una classe molto eterogenea di sostanze che hanno in comune almeno due caratteristiche chimiche: quella di essere scarsamente solubili in acqua e quella di essere caratterizzati da un’alta pressione di vapore. Ossia, i Vocs hanno un’elevata tendenza a passare dallo stato solido o liquido a quello gassoso.

Come ricorda la statunitense Epa (Environmental Protection Agency), diversi tipi di Vocs possono essere rilasciati ad esempio da vernici, solventi, pesticidi, e sono spesso componenti di carburanti derivati dal petrolio, fluidi idraulici e prodotti per la pulizia a secco. I composti organici volatili possono avere conseguenze negative sulla salute sia a breve che a lungo termine, conseguenze che variano molto a seconda dello specifico tipo di composto preso in esame: dall’irritazione delle vie respiratorie alla dispnea (difficoltà respiratoria), dall’affaticamento alle vertigini, solo per menzionarne alcune.

Inoltre, i Vocs possono favorire la formazione di ozono e di altri composti volatili nocivi. A questo proposito è utile ricordare che lo strato di ozono presente nella troposfera ci protegge sì dalle radiazioni solari, ma di per sé questa molecola, se presente in quantità eccessiva nell’aria che respiriamo, può avere effetti deleteri sulla salute.

Lo studio

Ma che cosa c’entrano gli alberi in tutto questo? Le piante producono e rilasciano diversi tipi di composti organici volatili per “comunicare” con l’ambiente che le circonda. Come anticipato, se sottoposti a fattori stressanti, come appunto temperature molto elevate, gli alberi tendono a produrre una maggiore quantità di Vocs, arrivando a influenzare la qualità dell’aria, come mostrano i risultati dello studio recentemente pubblicato su Science.

Fonte : Wired