Aveva lavorato con Sergio Leone in capolavori come Giù la testa e C’era una volta in America, con Federico Fellini, Bernardo Bertolucci, Robert De Niro e Sophia Loren. Si è spento a Roma a 96 anni
È morto a Roma, dove erano nato 96 anni fa, Claudio Mancini, storico produttore cinematografico italiano che nella sua carriera ha contribuito alla realizzazione di 121 film per il cinema e 108 per la televisione.
Una carriera partita dal basso
Mancini ha lavorato per oltre 60 anni nel cinema, scalando tutti i gradini possibili e immaginabili nella Settima Arte. Aveva iniziato a 20 anni da attore, facendo la comparsa, poi passò da davanti la macchina da presa al dietro le quinte, facendo l’elettricista e il capo elettricista. Dal set si spostò quindi agli uffici per fare prima il segretario di produzione, poi il produttore esecutivo, il rappresentante del produttore, l’organizzatore generale e il produttore.
IL RAPPORTO CON SERGIO LEONE
Ex pugile, Mancini ha affiancato Sergio Leone in alcuni dei più grandi capolavori del regista italiano: da Giù la testa a C’era una volta in America, kolossal che racconta la storia del gangster Noodles (Robert De Niro), nel quale era stato sia produttore esecutivo sia line producer. Proprio nel corso delle trattative per la realizzazione di un film di Leone (probabilmente C’era una volta il West, secondo Alberto Crespi, che ha raccontato l’episodio nel suo commosso omaggio pubblicato da La Repubblica), sparò un colpo di pistola tra i piedi di Mario Brega, che a suo avviso tirava troppo sul cachet dopo la partecipazione in Il buono, il brutto, il cattivo.
AL FIANCO DEI PIÙ GRANDI
Nel corso della sua lunghissima carriera, Mancini ha lavorato con attori del calibro di De Niro, Sophia Loren, Gigi Proietti, Sylvester Stallone, Charles Bronson, con registi come Sergio Leone, Federico Fellini, Bernardo Bertolucci, con un compositore come Ennio Morricone. Per la televisione è stato produttore esecutivo di numerosi episodi de Il Commissario Montalbano.
Fonte : Sky Tg24