Marco Salvagno morto in cantiere a 21 anni: un vetro rotto gli ha reciso l’arteria

Morire sul lavoro a soli 21 anni. Una strage ormai quotidiana che tocca l’Italia da Nord a Sud. Un venerdì nero con tre giovani vittime sul lavoro, da Canicattì (Agrigento) a Minturno (Latina), fino a Venezia, dove a perdere la vita è stato Marco Salvagno, giovane operaio originario di Chioggia, vittima di un grave incidente avvenuto in un capannone della società Boscolo Bielo di Santa Marta.

Marco Salvagno morto in cantiere a 21 anni

La dinamica della tragedia è ancora da chiarire e sono in corso le indagini dei carabinieri, ma secondo una prima ricostruzione il 21enne ha avuto un’emorragia dopo essersi tagliato l’arteria femorale all’altezza del ginocchio. Nonostante la lunga rianimazione dei medici del Suem, non ce l’ha fatta. Il ferimento è avvenuto verso le 16 e il ragazzo, trasferito all’ospedale Civile di Venezia, è morto verso le 18.30. 

L’arteria recisa da un pezzo di vetro

Un colpo dato in un momento di nervosismo in una giornata calda e afosa. Una tragica fatalità avvenuta nell’area magazzini che non ha lasciato scampo a Salvagno: il giovane avrebbe sfondato una lastra di vetro con la gamba, rimanendo incastrato fino al ginocchio fra i pezzi di vetro, che gli hanno reciso l’arteria femorale portando a un’emorragia grave. I primi a soccorrerlo sono stati i colleghi un attimo prima che il Suem in idroambulanza portasse i medici in Rio della Scomenzera, dov’è partita una rianimazione andata avanti ore. Poi il giovane ha raggiunto l’ospedale Civile e lì dopo poco è morto. In azienda non si capacitano di quello che è successo.

Sconvolto il titolare dell’azienda

Il titolare Boscolo Bielo ha ringraziato i suoi per i soccorsi, ma è sconvolto: “Sono senza parole per questa tragedia devastante. Il ragazzo all’interno di un magazzino per motivi sconosciuti ha tirato un calcio a una porta a vetri e si è ferito mortalmente. A nulla sono valsi gli interventi dei colleghi, a cui va il mio personale ringraziamento, e il veloce arrivo dell’ambulanza. In questo momento drammatico possiamo solo stringerci tra noi ed essere vicini alla famiglia”.

Il cordoglio dei sindacati

Anche dai sindacati è arrivato il cordoglio dopo l’ennesima tragedia sul lavoro: “In attesa di conoscere le dinamiche che hanno causato la sua morte, resta forte e determinato il nostro impegno per questo – hanno detto il segretario generale della Cisl Venezia Michele Zanocco e quello della Filca Cisl, Andrea Grazioso -. La prevenzione è un’arma fondamentale per superare situazioni tragiche», le parole di Roberto Toigo, segretario generale della Uil Veneto, mentre Daniele Giordano, della Camera del Lavoro di Venezia, attende l’esito degli accertamenti sottolineando la centralità della salvaguardia negli ambienti di lavoro. A nome suo e della comunità di Chioggia, il sindaco Mauro Armelao è vicino al dolore dei famigliari. «Una giovane vita spezzata che ci lascia sgomenti. Esprimo vicinanza anche alla società di Ivano Boscolo Bielo per questo lutto di un loro giovane dipendente, società seria e molto apprezzata”.

Un venerdì nero

Una strage continua, che nella giornata di ieri ha visto morire altri due giovani: Francesco Mazzucco, schiacciato da un trattore a Minturno, in provincia di Latina, e Angelo Giardina, morto dopo un incidente avvenuto in un’impresa edile di Canicattì, in provincia di Agrigento. A questi va aggiunto anche Claudio Tigni, l’operaio di 58 anni precipitato nel fiume Adda durante i lavori su un cavalcavia tra Milano e Bergamo, e che non è ancora stato ritrovato. Un bollettino di guerra con numeri drammatici nei primi mesi dell’anno in corso. Secondo i dati dell’Inail, le denunce di infortunio sul lavoro presentate al 31 maggio del 2024 sono state 251.132 (+2,1% rispetto a maggio 2023 e in diminuzione del 22,4% rispetto allo stesso periodo del 2022), con un aumento più rilevante per gli incidenti avvenuti nel tragitto casa-lavoro. Quelle con esito mortale sono state 369, con un aumento del 3,1%.
 

Fonte : Today