I rinoceronti con corni radioattivi riusciranno a fermare il bracconaggio?

Un gruppo di scienziati sudafricani, martedì 25 giugno, ha iniettato del materiale radioattivo nei corni di alcuni rinoceronti vivi. Questa attività rientra nell’ambito di un progetto pionieristico, il cui studio va avanti da tre anni, e che mira a frenare il bracconaggio chiamato Rhisotope. Infatti, i rinoceronti vengono continuamente cacciati per il loro prezioso corno, che viene poi commercializzato a delle cifre molto elevate. In particolare, il Sudafrica è il paese che ospita il maggior numero di rinoceronti al mondo e, come tale, è un luogo molto trafficato per il bracconaggio, a sua volta alimentato dalla domanda proveniente dall’Asia, dove i corni sono utilizzati nella medicina tradizionale per il loro effetto terapeutico.

Come funziona il progetto

James Larkin, direttore dell’unità di fisica della radiazione e della salute dell’università del Witwatersrand, che ha guidato l’iniziativa, ha detto di aver inserito “due piccolissimi chip radioattivi nel corno“, mentre somministrava i radioisotopi su uno degli animali. Il materiale radioattivo renderebbe il corno “inutile… essenzialmente velenoso per il consumo umano“, ha aggiunto Nithaya Chetty, docente e preside della facoltà di Scienze presso la stessa università. L’ultima fase del progetto sarebbe la cura post-operatoria dell’animale seguendo “un protocollo scientifico adeguato e un protocollo etico“, ha detto la responsabile del progetto Jessica Babich.

Questa procedura non ha portato alcun dolore agli esemplari: la dose di materiale radioattivo è così bassa che non avrà alcun impatto sulla salute dell’animale o sull’ambiente in alcun modo. A febbraio, il ministero dell’Ambiente sudafricano ha detto che, nonostante gli sforzi del governo per affrontare il traffico illecito, 499 rinoceronti sono stati uccisi nel 2023, per lo più nei parchi statali, in aumento dell’undici per cento rispetto ai dati del 2022. I corni di rinoceronte sono molto ricercati sul mercato nero, dove il prezzo per peso rivaleggia con quello dell’oro e della cocaina.

Fonte : Wired