L’ex capo Cia e il tabaccaio di Palmi: la strana coppia che “spiava” le aziende per il governo Meloni

L’ex capocentro della Cia in Italia, Robert Gorelick, 70 anni, descrive così l’agenzia di spionaggio americana: “Il nostro compito è rubare segreti e piani di lavoro agli avversari. Con i server può essere anche molto più semplice: una volta trovato l’accesso è tutto lì, classificato” (Il Messaggero, 2023). La premier Giorgia Meloni deve quindi sperare che le aziende italiane, a cominciare da Eni e Leonardo fino all’ultima start-up, non incrocino mai gli interessi degli Stati Uniti nella direzione sbagliata: perché proprio una società di Gorelick, oggi nel ruolo di ex 007, ha ricevuto 840 mila euro e un mandato ufficiale per monitorare le nostre imprese nelle sfide più delicate che riguardano gestione interna, innovazione tecnologica e concorrenza internazionale. Il retroscena più paradossale è che l’incarico e i soldi per queste attività di business intelligence arrivano proprio dal governo italiano, attraverso il braccio operativo del ministero dell’Economia: la Cassa depositi e prestiti (Cdp). Il contratto, secondo le comunicazioni consegnate all’Autorità nazionale anticorruzione, ha coperto tutto il 2023. 

Gli Usa sono alleati dell’Italia, o sarebbe meglio dire il contrario. Ma se Donald Trump dovesse tornare alla Casa Bianca con le elezioni di fine 2024, gli attriti commerciali con l’Europa sicuramente non mancheranno. E un generale come Gorelick, mandato a Roma vent’anni fa a proteggere la rete di spie contro le indagini milanesi sul sequestro dell’imam Abu Omar, sa bene quali sono le leggi che contano: “L’agente della Cia rispetta solo quelle degli Stati Uniti. È un mestiere illegale”. Parole sue (Corriere della Sera, 2024). Ma non finisce qui.

Chi è il generale americano Robert Gorelick

La presenza del generale a tre stelle, Robert Gorelick, nell’agenzia che ha operato per conto del ministero italiano dell’Economia, è schermata dalla sua società personale Eremus Llc di New York. L’attività per la Cassa depositi e prestiti, però, l’ha svolta insieme a due soci italiani. Uno è il curioso tabaccaio: si chiama Francesco Brancato, ha 55 anni, è residente a Palmi. E dichiara un curriculum che non ha nulla a che vedere con la vita di un agente segreto. A Palmi, in provincia di Reggio Calabria, Brancato è infatti proprietario di una rivendita di sigarette. Ma nel salotto del centro di Milano, in piazzetta Umberto Giordano, è anche titolare del 99,2 per cento delle azioni di una società di intelligence digitale, la Recon srl che ha affiancato la Eremus del generale Gorelick nel lavoro per lo Stato italiano.

La comunicazione sulla Gazzetta ufficiale dell'esito di gara

L’altro socio è un famoso uomo di fiducia dei governi di centrosinistra, da Matteo Renzi e Paolo Gentiloni. Si chiama Alberto Manenti, ha 72 anni. Oltre che agente segreto, dal 2014 al 2018 è stato direttore dell’Aise, il servizio d’intelligence italiano per le operazioni all’estero. Il generale Gorelick e il tabaccaio Brancato, attraverso le loro srl, e Manenti si dividono, al 33,3 per cento ciascuno, la proprietà di Globintech srl: è proprio questa la società-agenzia di intelligence, sicurezza e ricerca di informazioni incaricata per tutto il 2023 da Cassa depositi e prestiti per svolgere attività di “corporate monitoring”, cioè di indirizzo e monitoraggio sulle imprese italiane (nella foto sopra, la comunicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’esito della gara).

La sede nel quadrilatero della moda a Milano

La sede legale di Globintech è a Milano, allo stesso indirizzo della società Recon del tabaccaio di Palmi, in piazzetta Umberto Giordano. Ma ci sono anche due uffici operativi: uno nel quadrilatero milanese della moda in via Borgospesso, il secondo a Roma in via Suor Celestina Donati a Primavalle. L’ex capo della Cia (nella foto sotto, sul suo profilo Linkedin) è il presidente del consiglio di amministrazione e amministratore delegato. Manenti è invece consigliere, insieme a un terzo giovane amministratore, Samuel Campanella, 28 anni, che su Linkedin si presenta anche come produttore associato di film.

L'ex capo della Cia a Roma, Robert Gorelick, sul suo profilo Linkedin

L’agenzia di Gorelick, Brancato e Manenti (foto sotto) si è aggiudicata la gara d’appalto indetta da Cassa depositi e prestiti per 840 mila euro, partendo da una base d’asta di un milione. Cdp, la società statale di cui è amministratore delegato e direttore generale Dario Scannapieco – di proprietà per l’82,77 per cento del ministero dell’Economia e per il resto di banche e fondazioni – è impegnata da anni in importanti acquisizioni di quote di aziende per sostenere l’economia italiana e l’innovazione tecnologica. È quindi normale che raccolga informazioni riservate, valuti la consistenza finanziaria, studi il clima interno e i progetti strategici delle imprese sulle quali intende investire o sta investendo ingenti capitali pubblici.

Il fatturato di Alberto Manenti e Francesco Brancato

Tutta questa attività di intelligence economica è stata comunque affidata proprio alla società partecipata e amministrata dal generale, che ha trascorso una vita a rubare segreti e piani di lavoro agli avversari. Come ha confessato lui stesso nelle sue interviste.

L'ex direttore dell'Aise durante i governi di centrosinistra, Alberto Manenti (LaPresse)

Gli affari tra l’altro vanno bene. Pur dichiarando soltanto tre dipendenti, Globintech ha aumentato i ricavi delle vendite e delle prestazioni da 231 mila euro (2021) a un milione 464 mila euro (2022), reinvestendo però quasi tutto nella produzione di servizi. L’agenzia del generale Gorelick ha vinto la gara della Cassa depositi e prestiti presentandosi a capo di un raggruppamento di imprese. Le altre due partner sono sempre società di intelligence digitale: Hermes Bay di Roma e Tf Group di Milano.

Berlusconi, dalla soffiata della Cia a Mani pulite – di Fabrizio Gatti

A garantire la regolarità, il responsabile del procedimento, Maurizio Petronzi, capo acquisti e operazioni della società controllata dal ministero dell’Economia. Petronzi, nel tempo libero, è anche un raffinato scrittore di gialli. Il suo primo libro autoprodotto si intitola “Il mercante di sogni”. Questa la trama, come l’ha riassunta su Amazon: “Un mercante di sogni trovato senza vita. Una combriccola di strani personaggi. Un finale a sorpresa. Non è un romanzo, né un giallo, né un fantasy. O forse è tutto questo insieme”. Chissà che per la prossima storia non trovi ispirazione nell’instancabile vita di Robert Gorelick.

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Fonte : Today