Semaglutide, l’Ema ricorda l’importanza di evitare gli usi off-label degli antidiabetici

Semaglutide ma anche liraglutide e dulaglutide: la carenza di questi principi attivi preoccupa per il loro impiego nel trattamento del diabete di tipo due. Parliamo di farmaci appartenenti alla classe degli agonisti del recettore Glp-1, alcuni dei quali sono autorizzati anche per trattare l’obesità e il sovrappeso legato a ulteriori problemi di salute. Si parla da tempo di questo argomento e già lo scorso anno l’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) aveva rilasciato una nota informativa nella quale sottolineava in particolare lo stato di carenza del semaglutide. Oggi, mercoledì 26 giugno, l’Agenzia Europea dei Medicinali (Ema) ha rilasciato ulteriori informazioni al riguardo, ricordando che alcuni dei farmaci basati su questi principi attivi sono autorizzati solo per il trattamento del diabete. Inoltre, ribadisce Ema, tutti richiedono la prescrizione medica per poter essere assunti e nessuno di essi dovrebbe essere utilizzato a scopi “cosmetici”, ossia per il dimagrimento in assenza di obesità o grave sovrappeso.

Le raccomandazioni dell’Ema

Dobbiamo intensificare le azioni ora: l’industria, le autorità di regolamentazione, gli operatori sanitari, i pazienti e il pubblico in generale hanno tutti un ruolo da svolgere per risolvere queste carenze e ci appelliamo a tutti affinché facciano la loro parte”, ha commentato Emer Cooke, direttore esecutivo dell’Ema.

Gli stati membri dell’Unione, si legge in una nota diffusa dall’agenzia europea, dovrebbero mettere in pratica misure volte a controllare e ottimizzare la diffusione di questi farmaci, garantendo la priorità ai pazienti che ne hanno maggiormente bisogno. “Inoltre – prosegue la nota dell’Ema –, in conformità con le leggi nazionali, i titolari delle autorizzazioni all’immissione in commercio degli agonisti del recettore Glp-1 dovranno garantire che i messaggi utilizzati per promuovere questi farmaci siano stati approvati dalle autorità di regolamentazione. Le affermazioni fatte dalle aziende nel contesto di tali attività devono essere in linea con l’uso razionale dei farmaci e con gli obiettivi di salute pubblica”.

Come anticipato, Ema ricorda inoltre che alcuni dei farmaci che hanno come principi attivi gli agonisti del recettore Glp-1 sono autorizzati unicamente per il trattamento del diabete (fra questi: Bydureon, Byetta, Lyxumia, Ozempic, Rybelsus, Trulicity e Victoza). Mounjaro è autorizzato sia per la cura del diabete che per il trattamento dell’obesità, mentre Saxenda e Wegovy sono indicati per il trattamento dell’obesità e del sovrappeso grave in associazione con un adeguato livello di attività fisica e un controllo della dieta. “Qualsiasi altro impiego rappresenta un uso off-label che aggraverà le carenze esistenti”, prosegue la nota.

Infine, vista l’elevata richiesta, l’Ema evidenzia il rischio che vengano offerti online farmaci non conformi alla regolamentazione o addirittura falsificati. Anche per questo motivo rimane fondamentale la prescrizione medica e l’acquisto, nel caso in cui questo venga effettuato online, solo da farmacie registrate presso le autorità nazionali competenti degli stati membri dell’Ue.

Fonte : Wired