Ultra-ortodossi israeliani, cos’è questa storia della leva militare

È durata sei ore la camera di consiglio della Corte Suprema israeliana, in cui i nove giudici hanno stabilito all’unanimità che anche i cittadini ultra-ortodossi israeliani dovranno sottoporsi alla leva militare. Tutti richiamati sotto le armi quindi, perché come sostenuto dalla stessa corte “vale il principio di uguaglianza“, ancora di più in un momento come questo, con la guerra in corso, e le differenze che all’interno della società che si acuiscono. Una sentenza che, però, fa storcere il naso anche al premier israeliano Benjamin Netanyahu, che, essendo sostenuto anche da partiti religiosi, avrà una gatta da pelare in più.

Chi sono i gruppi di ortodossi

Si chiamano haredim, che letteralmente viene tradotto come “timoroso di Dio”, sono dei gruppi di fedeli più osservanti delle pratiche religiose. Infatti, questi focalizzano la loro vita esclusivamente allo studio della Torah, non lavorano e non prestano il servizio militare, ma vivono attraverso i sussidi messi a disposizione dallo Stato. Mentre il resto della popolazione, oltre che dover lavorare per vivere, dovendo mantenere il gruppo di religiosi, è anche tenuto ad arruolarsi: tre anni per gli uomini, due per le donne e una disponibilità alla riserva fino ai 40-50 anni.

La decisione

Questo fino alla storica decisione di martedì 25 giugno, quando il procuratore generale di Israele Gali Beharav-Miara, ha ordinato al ministero della difesa di reclutare immediatamente 3.000 giovani ortodossi. Una scelta che se da un lato ha destato “sorpresa” nella parte governativa di Likud, mentre era molto attesa da una grossa fetta di società stanca dell’iniqua esenzione degli oltre 67mila ortodossi.

Adesso, la palla passa proprio al governo, e in particolare a Benjamin Netanyahu, che dovrà per l’ennesima volta destreggiarsi tra le strettoie legislative e le esigenze politiche, per restare ancora un volta in piedi. Il suo esecutivo, infatti, si regge anche grazie al supporto di partiti religiosi come Shas e United Torah, che sostengono con forza l’esenzione dei giovani religiosi dalla leva e, chiedendo in passato, un apposito provvedimento che ne chiudesse in un certo modo la questione.

Fonte : Wired