Corriere scomparso: c’è la svolta. Si indaga per omicidio e sequestro

È svolta nel giallo sulla scomparsa di Nicolas Matias Del Rio, il corriere di 40 anni di origine argentina e dipendente della ditta “New Futura” scomparso nel nulla da mercoledì 22 maggio nei pressi del monte Amiata.

La procura di Grosseto da oggi indaga per omicidio volontario e sequestro di persona e ha incaricato i carabinieri di ispezionare una casa vacanze sull’Amiata alla ricerca del corpo. Le nuove accuse sono contro i tre indagati in carcere, Klodjan Gjoni 33 anni albanese, e i turchi Ozgur Bozkurt, 44 anni, e Kaia Emre 28enne, già indagati per rapina e danneggiamento. Ma ci sono anche due nuovi indagati: Niko Gjoni, padre di Klodian, e Zindan Bozkurt, parente di Ozgur

Niko Gjoni e Zindan Bozkurt sono indagati rispettivamente per rapina, sequestro di persona e danneggiamento in concorso con i tre in carcere. L’accelerazione nell’inchiesta potrebbe esser venuta dall’interrogatorio di oggi a Regina Coeli a Klodjan Gjoni, l’uomo che stava per scappare in aereo da Ciampino (Roma).

Il giallo della scomparsa di Nicolas e i nuovi indizi 

Nicolas è scomparso nel pomeriggio del 22 maggio dopo aver ritirato alcune borse griffate per un valore di 500mila euro dall’azienda artigiana di pelletteria “Gt”. Le borse erano destinate alle griffe internazionali fiorentine che la New Futura, l’azienda per cui lavorava, avrebbe trasportato il mattino dopo nell’area di Firenze. Dopo il ritiro, il 40enne ha telefonato al proprio datore di lavoro riferendo che alcune persone volevano parlare con lui. Queste si sarebbero identificate come dirigenti d’azienda chiedendo che il corriere potesse effettuare per loro una consegna.

Il datore di lavoro avrebbe acconsentito alla richiesta, salvo poi scoprire che l’azienda citata era in realtà chiusa da tempo. Quando ha cercato di chiamare nuovamente Nicolas Del Rio, però, il suo cellulare è risultato spento e da quel momento del corriere è stata persa ogni traccia. Pochi giorni dopo, le scatole contenenti le borse di lusso sono state trovate vuote. A circa 550 metri, in località Roccalbegna (Grosseto). Di Nicolas invece più nessuna traccia. 

Ora la nuova pista investigativa punta verso Klodjan Gjoni. Sarebbe lui, secondo quanto emerge dall’inchiesta, l’uomo su cui ruota gran parte della vicenda. Secondo le tesi dell’accusa sarebbe stato lui a salire a bordo del furgone del corriere scomparso e sempre lui l’autore della telefonata al datore di lavoro di Del Rio, facendosi passare per ‘Goni’, sfruttando così l’assonanza tra il cognome e quella di una ditta, che però è chiusa da tempo.

Era una trappola. Gjoni, che si sarebbe appunto qualificato come ‘Goni’, aveva agganciato Del Rio con la scusa di un guasto al suo furgone chiedendogli un passaggio per completare un proprio trasporto. È così che avrebbe ottenuto l’ok dell’ignaro titolare della ditta di autotrasporto, la New Futura, Sergio Pascual De Cico.

Gjoni, insieme a Bozkurt e Emre, avrebbero poi aggredito Del Rio in una zona isolata, di campagna e boschi, gli avrebbero rubato il carico e dato fuoco al furgone per cancellare le tracce. Potrebbero averlo ucciso – ipotizzano sempre gli inquirenti – dalle parti di Arcidosso. In località Case Sallustri c’è una villetta usata per le vacanze di cui curava il giardino e le pertinenze Niko Gjoni, padre di Klodian, che infatti ora è indagato.

I carabinieri del nucleo investigativo sono andati a fare un’altra ispezione subito nei terreni e alla casa. Qui si cercano tracce dello scomparso, o il corpo. In questa zona gli arrestati furono visti spesso tra il 29 maggio e il 2 giugno. Pochi giorni dopo dalla scomparsa del corriere quarantenne. 

Fonte : Today