Microsoft, perché la Commissione europea vuole multarla

Microsoft ha vincolato Teams, la sua applicazione per la comunicazione, ai prodotti Office 365 e Microsoft 365, violando le norme europee sulla concorrenza. Ne è convinta la commissione europea, che ha informato il colosso di Redmond del rischio che su esso grava di una multa molto salata. Lo riporta l’agenzia Reuters, specificando come tale sanzione arriverebbe due decenni dopo l’ultima comminata dall’Ue alla società amministrata da Satya Nadella.

In tale occasione, Microsoft fu costretta a pagare 2,2 miliardi di euro proprio perché secondo le autorità antitrust comunitarie, tra l’altro, aveva indebitamente abbinato e raggruppato più prodotti. L’attuale azione parte invece da un reclamo del 2020 effettuato da Slack, l’app di collaborazione aziendale di proprietà di Salesforce ed è rafforzata dalla convinzione dell’esecutivo europeo che sussistano limitazioni tali da impedire l’interoperabilità tra i concorrenti di Teams e le offerte di Microsoft.

Preservare la concorrenza per gli strumenti di comunicazione e collaborazione a distanza – ha affermato in una nota la commissaria europea per la Concorrenza Margrethe Vestagerè essenziale, in quanto promuove anche l’innovazione su questi mercati”. In base a questi principi, se dovesse essere giudicata effettivamente colpevole di violazioni antitrust, Microsoft sarà chiamata a pagare una multa pari fino al 10% del suo fatturato annuo globale.

Il presidente e direttore legale di Salesforce Sabastian Niles ha chiesto alla commissione europea un rimedio rapido, vincolante ed efficace per ripristinare una scelta più libera ed equa. Di fatto, i competitor del colosso statunitense pretendono termini di interoperabilità più chiari, mentre l’esecutivo comunitario ritiene opportuno che l’azienda venda Office senza Teams a un prezzo più basso di quello al quale vende Office con Teams: quest’ultimo è stato infatti aggiunto gratuitamente al pacchetto nel 2017, arrivando in seguito a sostituire Skype for Business.

Microsoft ad aprile aveva già separato Teams da Office a livello globale, proprio per provare a risolvere le preoccupazioni antitrust dell’Ue. L’azienda aveva inoltre semplificato l’interoperabilità dei propri prodotti con quelli dei competitor, a quanto pare senza convincere del tutto le autorità antitrust europee.

Dopo aver separato Teams e adottato le prime misure di interoperabilità”, ha affermato conciliante il presidente di Microsoft Brad Smith, “apprezziamo la maggiore chiarezza fornita oggi e lavoreremo per trovare soluzioni per affrontare le restanti preoccupazioni della commissione“.

Fonte : Wired