Giorgia Meloni attacca le opposizioni: “Mi vogliono massacrata e appesa a testa in giù”

All’indomani dei ballottaggi nei comuni, che ha visto un’affermazione del campo progressista guidato dal Partito Democratico di Elly Schlein e un arretramento del centrodestra, che ha perso la partita nelle principali città, Giorgia Meloni parla in un video pubblicato sui suoi social network. Tricolore alle spalle su cielo azzurro, la premier ha lanciato dei durissimi attacchi agli avversari.

“L’unico programma delle opposizioni è lasciare tutto com’è”

“Va avanti a passi spediti il lavoro del governo per riformare questa nazione – ha esordito Meloni – nonostante l’opposizione feroce di chi pur dicendo ogni giorno che in Italia molte cose non vanno bene ci propone come unico programma quello di lasciare tutto com’è. Però noi abbiamo preso degli impegni con gli italiani che ci chiedevano un cambiamento e intendiamo rispettare quegli impegni. Non a caso in meno di venti mesi abbiamo già avviato diverse importanti riforme: la riforma del fisco che era attesa da cinquant’anni e la riforma della giustizia della quale si parlava da circa trent’anni”.

Il centrosinistra fa il pieno nelle grandi città: Schlein festeggia a Bari, Firenze, Perugia e Potenza

E ancora: “Abbiamo fatto la riforma del codice degli appalti e soprattutto la riforma del premierato, che ha completato la sua prima lettura al Senato e che se gli italiani lo vorranno permetterà finalmente ai cittadini di scegliere direttamente il capo del governo mettendo fine a settant’anni di instabilità governi balneari, governi tecnici, governi arcobaleno, promesse tradite e trasformismo. Contro tutte queste riforme la sinistra è scatenatissima. Ci accusano ovviamente di ogni possibile nefandezza e sulla riforma del fisco hanno detto che eravamo amici degli evasori, ma abbiamo portato a casa il record di recupero di proventi della lotta all’evasione fiscale e li abbiamo smentiti”.

“Da sinistra parole e modi violenti”

Meloni ha poi indugiato sui toni degli avversari: “Penso che le parole e i modi violenti che usa la sinistra, non solo sull’Autonomia differenziata ma su tutte le riforme portate avanti da questo governo – ha detto – non siano in fondo altro che è una difesa disperata dello status quo, una condizione di privilegio che ha garantito alcuni a scapito della maggioranza degli italiani. Usano irresponsabili toni da guerra civile, perché non hanno argomenti nel merito. Noi abbiamo promesso che avremmo cambiato le cose e andremo avanti con determinazione, senza farci intimorire, sempre e solo nell’interesse della nazione”.

Il riferimento esplicito della premier è a Susanna Cerchi, la deputata del Movimento 5 Stelle che durante la discussione sull’Autonomia differenziata alla Camera, in riferimento all’aggressione subita dal collega Leonardo Donno ad opera del leghista Igor Iezzi e al simbolo della Decima Mas mimato dal suo compagno di partito, Domenico Furgiuele, aveva evocato piazzale Loreto: “Pensate che alla Camera una parlamentare del M5S ha evocato per noi Piazzale Loreto. In pratica io dovrei essere massacrata e appesa a testa in giù. La sinistra manda in giro liste di proscrizione di parlamentari del Sud”, ha continuato. Infine, un attacco diretto a Elly Schlein, che sul premierato cita un vecchio programma del Pds, in cui si proponeva una riforma simile: “Sul Premierato – ha detto Meloni – la sinistra ci accusa di deriva autoritaria, poi si scopre che lo proponeva anche il Pds di Achille Occhetto circa 30 anni fa: in pratica Achille Occhetto era molto più avanti di Elly Schlein”. In realtà la proposta del Pds prevedeva un’elezione con doppio turno alla francese, assai diversa da quella portata avanti dall’attuale maggioranza.

Fonte : Today