Chi è Mark Rutte: dal “niente soldi agli italiani” alla guida della Nato

Da noi è conosciuto come il ‘frugale’, l’uomo che ai suoi sostenitori prometteva di non dare più soldi agli italiani. Nel suo Paese è invece conosciuto come “Teflon Mark”, per la sua capacità di non essere mai scalfito dagli scandali, che come in una padella antiaderente non gli restano mai attaccati addosso. Stiamo parlando del premier olandese Mark Rutte, che si appresta a lasciare la guida dei Paesi Bassi per ricoprire un altro incarico di assoluto prestigio: quello di Segretario generale della Nato.

L’ok degli alleati

Superate le ultime ostilità, i 32 membri dell’Alleanza atlantica hanno raggiunto l’unanimità sul suo nome come successore dell’uscente Jens Stoltenberg, con l’ufficialità che dovrebbe arrivare a giorni e il passaggio di consegne previsto per ottobre, quando scadrà il mandato del norvegese. Una volta caduti gli ultimi due veti, quello dell’Ungheria di Viktor Orban e quello della Slovacchia di Robert Fico, anche il suo unico sfidante, il presidente romeno Klaus Iohannis, ha ritirato la sua candidatura e dichiarato che sosterrà il collega olandese. Per Rutte con la guerra in Ucraina che non sembra destinata a finire a breve e il Medio Oriente più in fiamme che mai, la guida dell’Alleanza atlantica sarà una sfida complicata.

Cadono gli ultimi veti, il frugale Rutte sarà Segretario generale della Nato

Avversario della Russia

Il 57enne liberale, è stato uno dei principali fautori del sostegno europeo all’Ucraina nella guerra contro la Russia di Vladimir Putin. Il governo olandese ha dato a Kiev 2,63 miliardi di euro di aiuti militari e ha promesso altri 2 miliardi per il 2024. “L’Ucraina deve vincere questa battaglia. Per la loro sicurezza e per la nostra”, ha affermato. Ex leader del popolari Vvd, ‘Teflon Mark’ è stato tra coloro che hanno spinto di più per fare sì che a Kiev fossero forniti jet da combattimento F-16, una decisione descritta dal presidente Volodymyr Zelenskiy come “storica” durante un viaggio nei Paesi Bassi.

Zelensky e Rutte

L’avversione di Rutte verso la Russia di Putin risale al 2014, quando un aereo di linea fu abbattuto sui cieli dell’Ucraina, un attacco che Amsterdam attribuisce ai separatisti sostenuti da Mosca, e che causò la morte di 298 persone, di cui 196 olandesi. La guerra “non si fermerà all’Ucraina se non lo fermiamo ora. Questa guerra è più grande dell’Ucraina stessa. Si tratta di sostenere lo stato di diritto internazionale”, ha dichiarato alle Nazioni Unite nel settembre 2022, sette mesi dopo l’inizio dell’invasione.

Alleato degli Usa

Tra i primi a sostenere la candidatura di Rutte alla guida della Nato ci sono stati gli Stati Uniti di Joe Biden, a cui il futuro Segretario generale ha dimostrato più volte di essere un fedele alleato. E lo ha fatto anche a discapito della propria economia. Come quando ha accettato di seguire Washington nel limitare la vendita di semiconduttori avanzati e di apparecchiature per la produzione di chip alla Cina. Una decisione pessima per gli affari dell’azienda olandese Asml Holding NV, produttrice dei sistemi di litografia per chip più avanzati al mondo, e che proprio nel gigante olandese aveva il 15% del suo fatturato.

E quando si tratta di Stati Uniti Rutte è ritenuto un uomo per tutte le stagioni. Alcuni lo hanno definito il “Trump whisperer“, il sussurratore all’orecchio di Trump, per la sua capacità di avere ottime relazioni anche con il rissoso ex presidente che potrebbe tornare presto alla guida degli Usa.

Il frugale

In Europa Rutte è invece conosciuto per le sue posizioni rigide sui conti pubblici. Quelli del suo Paese ma anche quelli degli altri Stati membri, soprattutto quelli mediterranei come l’Italia. La sua intransigenza lo ha portato a diventare il leader del cosiddetto gruppo dei ‘frugali’, i fautori dell’austerità, battendo anche la Germania. Una volta si presentò ai negoziati sul bilancio dell’Ue con una biografia di Frédéric Chopin per superare la notte perché “cos’altro c’è da fare”, disse sprezzante facendo capire che non avrebbe ceduto di un millimetro sulle sue posizioni.

Anche la cancelliera Angela Merkel si sarebbe irritata per il suo comportamento. Ma di fatto in questo modo Rutte è riuscito a ritagliare alla piccola Olanda, Paese di soli 17 milioni di abitanti, un ruolo superiore a quello che aveva in passato. L’unica spesa pubblica eccessiva che ha ammesso è stata quella per la Difesa, che sotto la sua guida in Olanda è arrivata oltre l’obiettivo del 2% prescritto dalla Nato.

Rutte in bicicletta

Stile di vita semplice

E con queste posizioni è anche riuscito a mantenere il consenso della sua popolazione, diventando il premier che è rimasto in carica più a lungo: ben 14 anni. Agli olandesi è sempre piaciuto anche lo stile di questo 51enne, non sposato, noto per andare al lavoro in bicicletta (o alla guida di una vecchia Saab quando ha fretta) e che anche ai Consigli europei a Bruxelles arriva solitamente camminando dal suo albergo, e non in auto blu come tutti gli altri.

Durante la pandemia è stato tra gli ultimi a imporre misure restrittive in Europa, affidandosi inizialmente quasi solo alla disciplina degli olandesi. Rutte fa da solo la spesa al supermercato e vive nella stessa zona de L’Aia in cui è cresciuto, in una casa che ha comprato con gli amici quando era studente. Abitudini da vero ‘frugale’, ma che probabilmente come Segretario generale della Nato dovrà abbandonare.

Fonte : Today