Superbonus per le case disabitate: vi porto nel paese dove anche i bambini hanno incassato 67mila euro

Il superbonus dei superbonus – il finanziamento più corposo (finora) nella classifica nazionale – è stato speso per ristrutturare case disabitate durante la maggior parte dell’anno: 60 milioni di euro a fondo perduto sono stati assegnati per realizzare il cappotto termico agli appartamenti privati di due residence a Marilleva 1400, stazione sciistica del comune di Mezzana, provincia autonoma di Trento (nelle foto vicino al titolo e sotto). Stazione nel vero senso della parola: si tratta infatti di una fermata nella rete di funivie e seggiovie che salgono alla celeberrima Madonna di Campiglio.

Sessanta milioni, di cui più della metà, quasi 39 milioni, finanziati dall’Unione Europea con il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Bisognerà poi spiegare ai contribuenti olandesi, danesi e tedeschi le priorità con le quali l’Italia ha bruciato soldi che appartenevano anche a loro: perché queste seconde case sono abitate soltanto pochi giorni l’anno, durante le vacanze invernali e in agosto. Per il resto del calendario, compreso questo mese di giugno, le centinaia di appartamenti, la chiesa, la farmacia, l’hotel, i parcheggi coperti sono insegne di una località fantasma. Quindi, se ancora vi stupisce la facilità con cui la politica ha caricato di debito pubblico il conto del nostro futuro, seguiteci in questo viaggio nei cantieri del superbonus più costoso d’Italia.

Così sono stati bruciati 39 milioni del Pnrr

Tumb-tumb, questa facciata ha sicuramente preso i soldi del 110 per cento. Tumb-tumb. Anche questa. Toc-toc: questa no. Basta bussare con le nocche sui muri per capire, dal suono del cappotto termico, se i proprietari hanno partecipato alla lotteria del superbonus. La sorpresa, però, è che la maggior parte delle case di Mezzana fa toc-toc. Eppure questo delizioso paese della Val di Sole, lungo il torrente Noce e la strada che scende dalla Lombardia al Trentino attraverso il passo del Tonale, è saldamente in testa alla classifica dei finanziamenti a fondo perduto. Dividendo i sessanta milioni di denaro pubblico per gli 890 abitanti, è come se ciascuno di loro avesse incassato 67 mila 415 euro. Bambini compresi. Dov’è finito tutto questo capitale?

Uno dei residence di Marilleva 1400 dove sono ancora in corso i lavori (foto Fabrizio Gatti)

La sera tardi la proprietaria dell’accogliente bar Alpino di Mezzana indica uno dei quattro uomini seduti a giocare a briscola. “Qui in paese non trova nulla, tranne qualche eccezione – dice lui, Gino Dalla Valle, titolare dell’unico negozio di alimentari a Marilleva -. Deve venire su. I residence del superbonus sono a Marilleva”. Un po’ perché tra le valli del Trentino le case tradizionali hanno da sempre aggiornato la loro efficienza energetica. Un po’ perché accaparrarsi tanti soldi senza la dovuta attenzione politica è al di fuori delle possibilità di qualsiasi mortale. Così gli 890 abitanti portano il fardello del record. Ma non hanno nemmeno annusato il privilegio della ricchezza.

La politica, ecco. Il primo a metterci il cappello il 29 maggio 2021 è l’allora sottosegretario alla Presidenza del consiglio, Riccardo Fraccaro, eletto per il Movimento 5Stelle proprio nella circoscrizione del Trentino Alto Adige. Insomma, Fraccaro gioca in casa. Il sottosegretario del premier Giuseppe Conte è salito di persona a 1400 metri nel primo cantiere di Marilleva. Il video della visita di Stato è ancora sulla pagina Facebook dei 5Stelle, accompagnato dal titolo che equivale a una dichiarazione d’amore: “Marilleva cambia volto grazie al Superbonus 110%”.

Come sponsor il sottosegretario di Conte

La mattina dopo seguiamo il consiglio di Gino Dalla Valle. Appena fuori Mezzana, la svolta a destra. Primo tornante. “Il superbonus coniuga crescita economica, crescita del settore dell’edilizia, tutela ambientale e in questo caso specifico, dentro il più grande cantiere d’Italia, anche rilancio del turismo”, dice Fraccaro nell’intervista su Facebook. Secondo tornante. “…Per me ovviamente essere a Marilleva 1400 e guardare il più grande cantiere d’Italia del Superbonus 110 per cento, perché questo è: 50 milioni di euro di investimenti, che calano sul territorio, fanno lavorare le imprese sul territorio…”, continua il sottosegretario. È vero, parla di cinquanta milioni: ma era il 2021, poi i prezzi sono esplosi. Ultimo tornante. “Ovviamente per chi fa politica come me è una meraviglia, perché è una soddisfazione incredibile – gongola Fraccaro – fai attività politica per vedere queste cose, oggi ne sono testimone ed è meraviglioso”.

Il residence Albaré, costato allo Stato quasi 39 milioni di euro stanziati dal Pnrr (foto Fabrizio Gatti)JPG-2

Arrivare a Marilleva 1400 è un po’ come parcheggiare sulla base lunare della serie Spazio 1999. Roba da boomer: se non conoscete il telefilm, cercatelo in rete. Quella che ci circonda e si nasconde nella pineta è infatti la classica architettura spaziale (nella foto sopra, il residence Albaré appena ristrutturato e costato allo Stato quasi 39 milioni di euro). Esclusivo impiego di pilastri e travi di cemento armato a vista, rivestimenti di alluminio, vetri troppo sottili per tenere dentro il caldo. Materiali con cui perdere qualsiasi graduatoria di classe energetica. Erano però gli anni Settanta del Novecento. E in Francia la filosofia urbanistica dei “plan neige”, i piani neve, stava trasformando le valli alpine destinate a povertà ed emigrazione in moderne località sciistiche.

Il leader del Movimento 5Stelle, Giuseppe Conte, con Riccardo Fraccaro (foto LaPresse)

A Marilleva lo stile francese l’ha portato un valligiano che aveva fatto carriera nella Democrazia cristina, Bruno Kessler, storico presidente della provincia autonoma di Trento. Il progetto, firmato da Luciano Perini e Sergio Giovanazzi, ha comunque un pregio: queste astronavi, costruite su palafitte di cemento, quasi scompaiono dal paesaggio. Eppure ospitano oltre diecimila posti letto, direttamente sulle piste da sci.

Perché i bonus edilizi non si ripagano da soli

“Certo, sono molto lontane dalla nostra architettura tradizionale – commenta il sindaco di Mezzana, Giacomo Redolfi, 60 anni, a capo di una lista civica -. Ma l’alternativa, per numeri così grandi, sarebbero state le torri condominiali di alcune località sciistiche con tutto il loro impatto”. Insomma, nonostante il degrado patito dai materiali e l’inefficienza energetica, nessuno ha mai proposto di demolire i residence di cemento armato e privare la valle di oltre diecimila turisti. Anche perché si tratta di appartamenti privati. I proprietari arrivano fin qui da tutta Italia: soprattutto Veneto, Emilia Romagna, Lombardia, Lazio. Così si torna alla soluzione osannata dal sottosegretario Riccardo Fraccaro (nella foto sopra a destra, con il leader del Movimento 5Stelle, Giuseppe Conte).

La spesa colossale piace anche al centrodestra

Dopo il cappello dei 5Stelle, arrivano infatti le lodi della provincia di Trento, guidata dal presidente della Lega, Maurizio Fugatti. A febbraio 2024 l’assessore allo Sviluppo economico, Achille Spinelli, fa un bilancio del superbonus sul territorio: 1634 progetti terminati per una spesa di oltre 382 milioni. E Mezzana è sempre in testa nell’elenco dei paesi che hanno impiegato fondi del Pnrr. Anche se il Comune della Val di Sole di tutto questo ben di dio non ha ricevuto nulla. La partita si è giocata a Roma, dove ha sede la politica. Ma anche lo studio che amministra il residence Albaré di Marilleva 1400, il primo a concludere gli interventi con la spesa colossal di quasi 39 milioni. Il record in Italia per singolo progetto: ciascun piano del residence è stato ricoperto da un nuovo involucro di metallo, imbottito da uno spesso strato di lana di roccia made in Suisse, prodotta in Svizzera. Forse anche per questo costa di più.

Uno degli ingressi ai residence di Marilleva 1400 (foto Fabrizio Gatti)

Quassù intanto, ai margini del parcheggio tra l’hotel Solaria e il riflesso delle vette sulle finestre appena sostituite, camminano due coppie di pensionati. Finalmente una presenza umana. Dall’accento vengono dell’Italia centrale. “Si, siamo comproprietari di un appartamento”, conferma la signora più loquace. Siete stati bravi a catturare i finanziamenti e a concludere in tempo i lavori. “Eh sì, ma noi non abbiamo fatto nulla. Ha fatto tutto l’amministrazione del residence. Noi abbiamo soltanto beneficiato del finanziamento”. Era così messo male? “Sì, il condominio era molto deteriorato. Comunque ce l’abbiamo fatta anche perché siamo partiti prima degli altri. Quando hanno approvato la legge, avevamo già deciso la ristrutturazione”. Che preveggenza, ma come avete fatto? “Sa tutto lui” e la signora indica un amico.

“La soffiata degli amici del ministro 5Stelle”

“Alcuni conoscenti dell’allora ministro dell’Agricoltura vengono in vacanza qui e ci hanno detto che il governo stava per approvare il superbonus”, spiega l’amico. Ministro dell’Agricoltura? Allora era Stefano Patuanelli, sempre Movimento 5Stelle. “Per carità, il ministro non c’entra nulla. Non lo conosciamo nemmeno. Sono i suoi amici che vengono qui. Avevano sentito parlare della proposta. E così ci siamo preparati. Il preventivo era di venti milioni. I rincari dei materiali sono arrivati dopo e i costi sono raddoppiati. Ma mica l’abbiamo saputo con mesi di anticipo. Soltanto due o tre giorni”, taglia corto l’amico. Possiamo scrivere la vostra testimonianza con i vostri nomi? “No, no, buona giornata – saluta la signora loquace -. Niente nomi”.

Superbonus, perché serve una commissione d’inchiesta – di Fabrizio Gatti

Il sindaco di Mezzana sorride quando sente la media dei 67mila euro incassati da ciascun abitante. “Direi proprio di no – risponde Giacomo Redolfi -. I nostri concittadini non hanno incassato questi soldi. È anche vero che noi d’inverno dobbiamo dare riscaldamento e antigelo ben prima della fruizione diretta. Da un punto di vista energetico e ambientale sicuramente si sono ottenuti dei risultati importanti. Parliamo di strutture ante intervento che erano particolarmente energivore, pensate negli anni Settanta in un contesto energetico completamente diverso da quello attuale”. E quali sono stati i vantaggi diretti per il paese? “Direttamente facciamo un po’ fatica a vederli – ammette il sindaco di Mezzana -. Si è guardato con giusta attenzione alla proprietà privata per riqualificarla. Ma noi amministratori pubblici i finanziamenti li attendiamo sempre. Il paradosso del superbonus è un po’ questo. Qui vediamo incentivazioni importantissime per quanto riguarda le proprietà private. Viceversa non abbiamo a oggi strumenti importanti per riqualificare le nostre strutture pubbliche”.

Fonte : Today