Fino a 10 anni di carcere per la maternità surrogata: la proposta della Lega

Stretta sulla gestazione per altri, definita “maternità surrogata” o “utero in affitto” da chi vorrebbe rendere la pratica “reato universale”. Un emendamento della Lega a firma del capogruppo al Senato, Massimiliano Romeo, al disegno di legge proposto da Fratelli d’Italia prevede infatti pene dai quattro ai dieci anni di reclusione e multe dai 600 mila ai due milioni di euro, con punizione del pubblico ufficiale che registra all’anagrafe i figli nati con la suddetta pratica.

Il divieto anche per chi la pratica all’estero

L’emendamento presentato da Romeo, che ricalca il testo di un Ddl sullo stesso tema che il senatore leghista aveva presentato nel 2023, estende le pene anche alle coppie che ricorrono alla pratica all’estero. È il concetto di “reato universale” che però è visto da molti giuristi come qualcosa di inapplicabile e incostituzionale, in virtù del fatto che in molti Paesi – a determinate condizioni – la gestazione per altri è legale. 

Come si muove l’Europa sulla maternità surrogata

La questione è dibattuta anche in Europa, dove a fine aprile è stata votata una direttiva che rende reati i matrimoni forzati, le adozioni illegali e lo sfruttamento della maternità. Come sempre accade in questi casi, bisogna però pesare le parole: la direttiva contro il traffico di esseri umani e la protezione delle vittime approvata dall’Europarlamento con 563 voti a favore, 7 contrari e 17 astensioni, non vieta la maternità surrogata, ma il costringere una donna a praticarla, anche tramite la leva del ricatto economico.

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“L’Europa ha scelto di non cedere alle pressioni di alcuni gruppi che chiedevano l’introduzione di un divieto assoluto della Gpa in ogni sua forma – spiegano Filomena Gallo e Francesca Re, rispettivamente segretaria nazione e membro di giunta dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, – richiesta che si scontrava con il rispetto dei diritti umani e le legislazioni attualmente in vigore in Grecia, Portogallo e Gran Bretagna che prevedono regole per una gravidanza per altri cosiddetta ‘etica’, ovvero fondata sul consenso e la partecipazione informata di tutte le persone coinvolte”.

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Di tutt’altro avviso il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri: “È positivo – spiega – che a livello europeo ci si pronunci contro l’utero in affitto. È una pratica barbara che deve essere considerata un reato universale, come in tanti proponiamo da tempo. Vendere il proprio corpo e i propri figli non può essere una scelta accettabile. Bisogna aiutare chi vive in questa condizione di disperazione ed evitare che arrivi a questi punti estremi di autodistruzione”.

Fonte : Today