Niente Nations league contro Israele a Bruxelles. Troppo alti i rischi per l’ordine pubblico, secondo le autorità della capitale belga. E così andrà trovata una location alternativa.
La partita delle nazionali belga e israeliana, che si sarebbe dovuta disputare allo stadio intitolato al re Baldovino (nella periferia settentrionale di Bruxelles) il prossimo 6 settembre, non è stata autorizzata dal governo municipale, come riportato dal quotidiano belga La libre.
Il comunicato ufficiale, pubblicato mercoledì (19 giugno), spiega che l’incontro della Nations league sarebbe “ad altissimo rischio” poiché “l’annuncio di una partita del genere nella nostra Capitale, in un momento particolarmente travagliato, provocherà senza dubbio grandi manifestazioni e contro-dimostrazioni, compromettendo così la sicurezza degli spettatori, dei giocatori, dei residenti di Bruxelles e delle nostre forze di polizia”.
Il riferimento è alle tensioni politiche legate all’acuirsi della crisi mediorientale, con la guerra israeliana su Gaza che ha profondamente polarizzato la società del Belgio. “La situazione umanitaria e di sicurezza a Gaza e le sue numerose ripercussioni costringono la città di Bruxelles a informare l’Urbsfa (l’Unione calcistica belga, ndr) che non è possibile organizzare questa partita allo Stade Roi Baudouin”, si legge ancora nella nota ufficiale. Al momento non è stata ancora individuata una location alternativa per il match, e la Uefa starebbe cercando una soluzione insieme all’Urbsfa e l’Ifa, la federazione calcistica israeliana.
Il Belgio (la cui nazionale è soprannominata les Diables rouges, “i diavoli rossi” per il colore della maglia) fa parte del girone A2 della Nations league, insieme a Italia, Francia e, appunto, Israele.
Bruxelles non ha ancora riconosciuto formalmente lo Stato di Palestina, ma nel governo federale (che al momento è dimissionario, nell’attesa che se ne formi uno nuovo dopo le elezioni del 9 giugno) si sono registrate recentemente diverse spinte verso questo passo.
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Fonte : Today