Le polveri del Sahara tornano in Italia: cosa sono e i rischi per chi le respira

Le polveri sahariane, spiega il Lamma, “sono ricche di micronutrienti indispensabili sia per le piante (fosforo) che per gli organismi fotosintetici marini (ferro) e i mesi in cui si ha “la maggior frequenza di intrusioni sahariane sul centro-nord Italia e la regione alpina sono maggio, giugno e ottobre”. Possono però contenere anche metalli pesanti al loro interno e unirsi alle sostanze inquinanti già presenti nell’aria, e finiscono per essere inalate dall’uomo. “Non a caso uno studio pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Occupational and Environmental medicine ha accertato un aumento dei ricoveri ospedalieri per cause respiratorie in presenza di polveri sahariane nell’aria. Come Sima il consiglio è quindi quello di evitare il più possibile l’esposizione alle polveri desertiche, specie per i soggetti che già soffrono di malattie o disturbi respiratori”, spiega invece Sima

Fonte : Sky Tg24