Il politico olandese Mark Rutte è in lizza per essere il prossimo segretario generale della Nato, dopo che tutti i trentadue membri dell’alleanza hanno concordato sul nome dell’ex primo ministro dei Paesi Bassi come successore di Jens Stoltenberg. Dopo il sostegno da parte di Ungheria e Slovacchia incassato martedì 18 giugno, la Romania ha confermato il suo appoggio a Rutte oggi, giovedì 20 giugno, con il presidente rumeno Klaus Iohannis che ha ritirato la sua candidatura per il ruolo di vertice della Nato. Rutte assumerà la guida dell’Alleanza atlantica in un momento critico: il suo nuovo incarico inizierà il 2 ottobre, poco più di un mese prima delle elezioni statunitensi.
Chi è Mark Rutte
Mark Rutte è uno degli uomini politicamente più longevi in tutta Europa ed è noto per essere il grande sopravvissuto della politica olandese, in grado di schivare le critiche e sopravvivere agli scandali. Vanta diciassette anni come leader di centrodestra del Partito popolare per la libertà e la democrazia (Vvd) e tredici anni come primo ministro dei Paesi Bassi, a capo di quattro diversi governi. Questa longevità gli è valsa l’attenzione dei leader globali nella ricerca del sostituto di Stoltenberg.
Gli analisti hanno a lungo affermato che Rutte ha molte risorse importanti per un leader: in primo luogo, è abile e astuto, con un talento per costruire e mantenere alleanze politiche fragili, tanto che i suoi critici hanno sempre sostenuto che fosse più interessato al potere che alle idee. La seconda grande risorsa di Rutte è la sua immagine di uomo normale: raramente è stato in disaccordo con le opinioni dei suoi elettori ed è stato in grado di percepire i cambiamenti nell’opinione pubblica ancor prima che si verificassero.
Vive ancora nella stessa zona dell’Aia dove è cresciuto, in una casa che ha acquistato con amici quando era studente, va al lavoro in bicicletta e va in vacanza sempre con lo stesso gruppo di persone. Prima di entrare in politica e diventare sottosegretario agli Affari sociali nel 2002, Rutte ha lavorato per la multinazionale Unilever. Nel 2006 è diventato leader del Vvd e primo ministro dei Paesi Bassi quattro anni dopo.
Fonte : Wired
