Ennio De Giorgi e Godfrey Harold Hardy, l’importanza dei due matematici citati nella maturità 2024

Al via la seconda prova scritta per gli studenti che stanno affrontando la maturità 2024. Stamattina, al liceo scientifico sono stati proposti due problemi sugli studi di funzione e 8 quesiti. In una delle tracce contenute in questa prova, in particolare, c’è una frase pronunciata dal matematico Ennio De Giorgi:All’inizio e alla fine abbiamo il mistero. […] A questo mistero la matematica ci avvicina, pur senza penetrarlo”. La seconda frase proposta agli studenti, invece, è del matematico Godfrey Harold Hardy: “Le forme create dal matematico, come quelle create dal pittore o dal poeta, devono essere belle: le idee, come i colori o le parole, devono legarsi armoniosamente. La bellezza è il requisito fondamentale: al mondo non c’è posto perenne per la matematica brutta”. Ma chi sono questi due matematici e su cosa si sono basate le loro ricerche?

Ennio De Giorgi

Nato a Lecce l’8 febbraio 1928, De Giorgi intraprese i suoi studi a Roma, laureandosi in matematica nel 1950. Grazie alle sue ricerche, dalle equazioni alle derivate parziali, al calcolo delle variazioni, alla teoria geometrica della misura, fino agli ultimi studi di logica e fondamenti della scienza, aprì nuove prospettive sul mondo della matematica. Ad esempio, nel 1957 De Giorgi riuscì a risolvere il 19º problema di Hilbert, rimasto senza soluzione per oltre mezzo secolo. Nel 1958 vinse una cattedra di analisi matematica all’Università degli Studi di Messina, ma l’anno successivo fu chiamato a insegnare alla Scuola Normale Superiore di Pisa, dove restò per tutta la vita. De Giorgi, infatti, morì a Pisa il 25 ottobre 1996. Ricevette numerosi premi prestigiosi e riconoscimenti, tra i quali il Premio Caccioppoli dell’Unione Matematica Italiana, il Premio Presidente della Repubblica dall’Accademia dei Lincei, il Premio Wolf.

Godfrey Harold Hardy

G.H. Hardy è stato un matematico britannico nato a Cranleigh nel febbraio 1877. Insegnò all’Università di Cambridge dal 1906 fino al 1919, quando la lasciò per occupare la Savilian Chair of Geometry a Oxford e tornare nel 1931 nuovamente a Cambridge dove mantenne il suo incarico fino alla pensione, nel 1942. Membro della Royal Society e noto per i suoi contributi in teoria dei numeri e analisi matematica, ricordiamo la sua collaborazione con il matematico J.E. Littlewood, dalla quale svilupparono la congettura di Hardy-Littlewood. Inoltre, Hardy formulò la legge di equilibrio di Hardy-Weinberg, un modello della genetica delle popolazioni. Ricoprì, inoltre, un ruolo fondamentale nella vita del matematico indiano Srinivasa Ramanujan. Morì a Cambridge il primo dicembre 1947.

Fonte : Wired