Il nuovo importo della “cauzione” per i richiedenti asilo

Una cauzione, destinata ai richiedenti asilo, per evitare i famigerati Cpr, i centri di permanenza per i rimpatri. La misura, promossa nello scorso settembre, dal ministero dell’Interno aveva già fatto molto discutere. Ora, con un altro decreto, arrivano le precisazioni del ministero. 

A quanto ammonta oggi la cauzione per i richiedenti asilo 

 Per gli stranieri che fanno richiesta d’asilo la cauzione va da 2.500 a 5mila euro, determinata “senza indugio dal questore”, con valutazione “caso per caso e tenuto conto della situazione individuale dello straniero. Lo prevede un decreto del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, pubblicato in Gazzetta ufficiale, che modifica il decreto ministeriale del 14 settembre 2023, “al fine di assicurare la flessibilità alla prestazione della garanzia finanziaria anche dal punto di vista soggettivo, sulla base di una valutazione effettuata caso per caso”.

 Nel provvedimento di nove mesi fa, l’importo per la prestazione della garanzia finanziaria era invece fissato a 4.938 euro e si prevedeva fosse prestata “entro il termine in cui sono effettuate le operazioni di rilevamento fotodattiloscopico e segnaletico”.

Il nuovo decreto stabilisce il termine “entro sette giorni lavorativi decorrenti dalla comunicazione dell’importo determinato dal questore”, con la possibilità che sia “prestata per un periodo di ventotto giorni, anche da parenti dello straniero in linea retta o collaterale entro il terzo grado, regolarmente soggiornanti in Italia o in altro Stato dell’Unione europea”.

Per determinare l’importo della garanzia, il questore “valuta in particolare il grado di collaborazione fornita dallo straniero nelle procedure di identificazione, desumibile dalla documentazione, anche di natura elettronica, esibita ovvero dalle dichiarazioni rese dal medesimo, quali: la declinazione delle proprie generalità e l’indicazione della cittadinanza posseduta; la copia dei documenti di identità o di viaggio ovvero la copia di ogni altro documento che attesti l’identità o la cittadinanza e sia in grado di agevolarne l’identificazione; la documentata indicazione del luogo di provenienza o di abitazione nel paese di origine; la descrizione delle modalità e degli itinerari del viaggio effettuato e degli eventuali organizzatori dello stesso; l’indicazione delle generalità dei parenti, nonché del luogo, dell’indirizzo ovvero di un recapito telefonico in cui gli stessi possono essere rintracciati in Italia; l’indicazione dell’indirizzo del luogo, in Italia, ove intende alloggiare o delle generalità e del recapito anche telefonico della persona o delle persone disponibili a offrigli ospitalità sul territorio nazionale”. 

Fonte : Today