Importanza dell’inclusione sociale per evitare l’isolamento delle persone sordocieche

L’inclusione sociale è fondamentale per il benessere emotivo, mentale e fisico dei membri della società e dovrebbe essere una prerogativa di ogni individuo.
Tuttavia, sentirsi parte della comunità, per le persone sordocieche e con pluriminorazioni psicosensoriali è spesso particolarmente complesso, a causa delle barriere fisiche e comunicative che incontrano nel confrontarsi con gli altri e con il mondo circostante.

Le persone sordocieche e pluriminorazioni psicosensoriali sono oltre un milione e 400mila in Europa (lo 0,3% della popolazione residente) e oltre 360mila in Italia (lo 0,7% della popolazione).
Tenendo presente che il 95% di ciò che si apprende proviene dalla vista e dall’udito, si può immaginare quanto la mancanza di questi sensi limiti la capacità di comunicare, l’autonomia personale e le relazioni interpersonali.
Purtroppo, questa fascia di popolazione, spesso, non viene considerata. Ciò rischia di confinare queste persone nell’isolamento imposto dalla propria disabilità, causato dall’assenza di efficaci soluzioni alle esigenze specifiche, dalle barriere e dalle disuguaglianze che, quotidianamente, si presentano sul loro percorso.

È, quindi, estremamente importante prestare attenzione all’inclusività, dato che il rischio di isolamento è concreto e può causare notevoli criticità.
Questo aspetto si è manifestato, in maniera particolarmente grave, durante il periodo di pandemia. A causa delle restrizioni imposte, infatti, le persone sordocieche e con pluriminorazioni psicosensoriali si sono trovate in condizioni ancora più difficili di quanto già non fossero in precedenza.
Si sono viste mancare, da un giorno all’altro, servizi assistenziali fondamentali per poter gestire nel quotidiano situazioni molto complesse; inoltre, l’assenza di contatto fisico, in una realtà in cui il tatto è il principale strumento di comunicazione, li ha, di fatto, ‘tagliati fuori’ dal mondo.

Ci sono diverse azioni che si possono effettuare per promuovere l’inclusione sociale, da effettuare su più fronti, per aiutare le persone sordocieche e con pluriminorazioni psicosensoriali a sentirsi parte integrante della società.

Strategie per favorire l’inclusione sociale

Per favorire l’inclusione sociale, un passo importante è il raggiungimento di una maggiore consapevolezza. Per questo, la sensibilizzazione e la formazione nell’ambito sono azioni importanti per comprendere meglio la realtà delle persone sordocieche, avendo presenti le sfide che queste devono affrontare quotidianamente, sfatando stereotipi e pregiudizi.

Parallelamente a ciò, anche gli spazi pubblici dovrebbero attrezzarsi per essere accoglienti e facilmente accessibili.
Questo può includere l’installazione di segnaletica tattile e di sistemi di comunicazione alternativi, nonché la formazione del personale su come interagire, in modo efficace, con queste persone.

A livello privato, invece, possono essere i membri della comunità stessi, in maniera autonoma, a creare spazi inclusivi dove le persone sordocieche si sentano benvenute e rispettate.
L’impiego della tecnologia assistiva, inoltre, offre un notevole aiuto nell’abbattere le barriere comunicative e promuovere l’inclusione sociale.
Ausili tecnologici come dispositivi di comunicazione tattile, display Braille, software dedicati e app per smartphone, ad esempio, possono facilitare la comunicazione e favorire la partecipazione attiva nella vita sociale.
A seconda delle condizioni e delle necessità individuali, ognuno può optare per la soluzione tecnologica più consona.

Promuovere autonomia e socialità

D’altra parte, è cruciale che le persone sordocieche e con pluriminorazioni psicosensoriali dispongano degli strumenti adatti a favorirne l’autonomia.
Gli individui più autonomi, infatti, sviluppano una maggiore autostima, fattore che previene l’isolamento sociale (una persona che ha fiducia in sé e nelle proprie capacità ha meno probabilità di chiudersi in sé stessa).

Inoltre, sostenere lo sviluppo delle abilità sociali è un tassello verso un maggiore coinvolgimento nelle attività comunitarie.
Queste, infatti, consentono di connettersi agli altri in maniera efficace, instaurando relazioni interpersonali di qualità.
Tali capacità si possono rafforzare attraverso opportunità di socializzazione, instaurando un circolo virtuoso che aiuta le persone sordocieche a stabilire relazioni significative e a sentirsi parte integrante della società.
Queste possono andare dalle semplici uscite presso un bar a vere e proprie gite fuoriporta, oppure possono comprendere attività svolte dalla comunità o, ancora, la partecipazione a gruppi e club che riflettano gli interessi e le esigenze delle persone sordocieche.

Con l’impegno di tutti, facendo piccoli passi, si può contribuire a far sentire tutti parte integrante della comunità, accolti e capiti.

Fonte : Today