Ursula von der Leyen tornerà alla guida della Commissione europea?

I leader dell’Unione europea stanno convergendo su un secondo mandato per Ursula von der Leyen come presidente della Commissione, ma non sono ancora riusciti a raggiungere un accordo. Nella giornata di ieri 17 giugno, i capi di stato e di governo europei si sono incontrati per la prima volta dopo le elezioni di sabato 8 e domenica 9 giugno, per discutere sulle prossime nomine ai vertici del blocco.

Il presidente uscente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha espresso fiducia in un accordo per la prossima settimana. I leader dell’Unione hanno discusso principalmente tre posizioni: la presidenza del Consiglio europeo, quella del Parlamento europeo e quella della Commissione, dove von der Leyen ha visto aumentare le sue possibilità di un secondo mandato grazie al fatto che il suo Partito popolare europeo (Ppe) ha ottenuto il maggior numero di seggi in parlamento.

Colloqui bloccati

I leader dell’Ue non sono riusciti però ad accordarsi definitivamente sul nome di von der Leyen, nonostante le rassicurazioni del presidente francese Emmanuel Macron e del cancelliere tedesco Olaf Scholz nei giorni scorsi. Secondo quanto riportato sui media, le speranze di un accordo rapido sarebbero svanite quando il Ppe ha chiesto più concessioni e più potere tra i ruoli di vertice.

Oltre a rinnovare il mandato di von der Leyen e della presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, il Ppe avrebbe proposto ai Socialisti & democratici (S&D) che il mandato del presidente del Consiglio europeo fosse diviso in due periodi da due anni e mezzo, uno per ciascuna delle due formazioni. Questo, a sua volta, ha irritato i socialisti, che speravano di ottenere il posto per l’ex leader portghese Antonio Costa.

Un altro motivo per cui i colloqui sarebbero falliti riguarderebbe la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che secondo fonti diplomatiche avrebbe espresso insoddisfazione per l’esito della serata, irritandosi per i tentativi degli altri leader europei di escluderla dalle negoziazioni. I vertici europei si riuniranno di nuovo a Bruxelles il 27-28 giugno, sperando di trovare un accordo prima del voto sulle nomine da parte del Parlamento europeo previsto per metà luglio. In ogni caso, von der Leyen può essere nominata senza il sostegno unanime dei leader europei, ma deve anche conquistare l’approvazione del Parlamento europeo.

Fonte : Wired