È sempre Cartabianca, Al Bano sulla separazione di Chiara Ferragni e Fedez: “Lo screzio a Sanremo, e i figli?”

Nello studio di È sempre Cartabianca, il talk show condotto da Bianca Berlinguer martedì 18 giugno su Rete 4, arriva a sorpresa Albano Carrisi che affronta alcune tematiche importanti insieme a Mauro Corona e la giornalista, e chiarisce il suo punto di vista su alcuni fatti di attualità. Scopriamo insieme cosa ha detto in diretta. 

Al Bano sull’AI: “Io la chiamo deficienza artificale”

L’artista, seduto in studio, racconta di quando in rete è uscita la notizia che stava per morire e svela di aver subito ricevuto una chiamata da Sophia Loren: “Mi ha chiesto: ‘Cosa è successo?’, e io le ho risposto ‘Sophia, sto meglio di prima’. Ogni tanto mi danno per morto. Tiè. Secondo me, allungano la vita. L’hanno fatto con l’intelligenza artificiale, io la chiamo deficienza artificiale. Con la mia faccia e una timbrica vocale che sembra la mia, hanno fatto questo video in cui dicevo che non potevo uscire di casa, che avevo l’artrite. Qui ci vuole la polizia postale e bloccare questi disgraziati. Teniamo lontano ‘sorella morte’ e viviamoci questa bella vita per altri 30, 40 anni, quelli che saranno, e agli altri lasciamo il peso di ciò che spendono verbalmente”. 

Tra G7 in Puglia (“Non hanno osato invitarmi”) e i Ferragnez

Poi la domanda sulle elezioni europee: “Sei andato a votare?” E Al Bano risponde: “Sì, ma non ti dirò mai per chi e so che non me lo chiederai”. L’artista si sofferma sull’amore per la sua Puglia e poi ricorda: “Qui sono arrivati tutti i grandi capi del mondo [si riferisce al G7, ndr] e quello che mi stupisce è che non hanno neanche osato invitarmi là. Come pugliese ho fatto sempre una pubblicità straordinaria alla Puglia… ma va bene, l’importante è che sia successo quello che è successo”. 

Tornata la tranquillità in studio, si passa a parlare di Chiara Ferragni e Fedez e della loro separazione: “Chiara e Fedez come me e Romina? Lo screzio iniziale si è visto a Sanremo, quando lui le ha rubato la scena. Qualcosa non quadrava più. Poi ognuno ha la sua storia, il suo destino. Si costruisce la vita secondo le proprie esigenze e questo ha portato a quello che abbiamo visto. Non sono capace di giudicare ciò che fanno gli altri, già faccio fatica a giudicare me stesso. In qualche modo è diventata una pausa inevitabile. Il dramma non è che uno faccia dei figli, ma si preoccupano ogni tanto dell’amore che bisogna preservare per loro e di creare la possibilità di non fare mai danni nel percorso umano?”

Le parole di pace: “Bisognerebbe far cantare il cervello, non le armi”

Tra le altre tematiche non mancano il caso di Ilaria Salis, tornata in Italia, e la guerra in Ucraina: “Lei è sicuramente contentissima di essere arrivata in Italia, io non riesco a capire perché si debba sempre usare tanta violenza”. La Berlinguer però cambia subito argomento e gli crede dell’Ucraina: “Ero e sono preoccupato, perché non riguarda neanche più soltanto l’Ucraina ma tutto il mondo. Quella guerra l’abbiamo anche noi, come eco, riflesso. È anche nostra se non stiamo attenti. Mi hanno chiamato ancora per cantare in Russia e non ci vado da quel momento là, da quando è iniziata la guerra. Secondo me, Putin era l’uomo più occidentale del suo Paese. Qualcosa è cambiato e sappiamo anche perché: l’America, la NATO, e i disordini interni in Ucraina. È iniziata la violenza, queste cose sono sbagliate. La cosa più bella è creare armonia se vogliamo vivere bene in questo mondo. Chi pagherà quel dolore che una mamma ha provato, prova e continua a provare? Abbiamo una meravigliosa testa che potrebbe essere il nostro miglior proiettile per creare la pace nel mondo. Bisognerebbe far cantare il cervello, l’amore per l’umanità, e non le armi”. 

Fonte : Today